Laurent il bimbo prodigio, a 11 anni si laurea in fisica

Il bambino prodigio belga Laurent Simons posa per una fotografia ad Amsterdam,
Il bambino prodigio belga Laurent Simons posa per una fotografia ad Amsterdam, ANSA/ EPA/ROBIN VAN LONKHUIJSEN

BRUXELLES.  – A sette anni voleva riparare gli organi con la nanotecnologia. Oggi, a undici anni e dopo una laurea in fisica ottenuta in soltanto dodici mesi di studi, vuole far raggiungere all’uomo l’immortalità.

Laurent Simons è il bambino prodigio belga che ora le università si litigano, perché la sua enorme capacità di apprendimento, che già gli aveva fatto sfiorare una laurea un ingegneria elettronica qualche anno fa, è destinata a far fare rapidi progressi a qualunque progetto di ricerca.

Un terreno che il bimbo conosce già da diversi anni e al quale intende continuare a dedicarsi per esaudire il suo sogno: sostituire con la tecnologia tutte le parti del corpo, per prolungare la vita degli esseri umani, ma mantenendo un collegamento con il cervello in modo da salvare per sempre la “coscienza” dell’individuo.

Laurent è originario di Ostenda, una piccola cittadina sulla costa belga, dove si è subito distinto per il suo quoziente intellettivo praticamente fuori scala. Nei test standard che misurano il QI è infatti arrivato al massimo, a 145, ma secondo mi medici e gli psicologi che lo hanno esaminato non è possibile stimare esattamente le sue capacità intellettive perché persino la scala è limitata per lui.

La stampa belga racconta che ha completato l’intero percorso scolastico nel giro di pochi anni, tanto che a otto anni era già pronto per l’università. Così i genitori hanno preso contatto con l’università olandese di Eindhoven, facoltà di tecnologia, che ha frequentato per un paio di anni arrivando a un passo dalla laurea.

Poi, per una divergenza tra i suoi genitori e il rettore circa il suo piano di studi (i genitori volevano che si laureasse entro i dieci anni, il rettore voleva esami spalmati su più anni), ha abbandonato l’istituto. Ma non il suo sogno di costruire organi umani artificiali.

L’università di Anversa lo ha accolto a braccia aperte nella facoltà di fisica, e in un anno appena di studio Laurent ha preso la laurea, diventando a 11 anni il più giovane laureato al mondo. Ma senza battere il primato dell’americano Michael Kearney, che nel 1994 si laureò in antropologia a 10 anni.

Certo, il piccolo genio belga ha all’attivo però già diversi progetti di ricerca a cui ha partecipato in Olanda, e anche una parte di master post universitario che aveva iniziato parallelamente al corso di laurea.

Ora che si avvia verso il dottorato, i genitori pensano che andrà anche più in fretta perché il suo corpo di bambino, a cui servono ancora di molte ore di sonno, avrà via via sempre meno bisogno di dormire.

(di Chiara De Felice/ANSA).

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