Con Covid decolla online e carte, meno pagamenti cash

Alcune carte di credito.
Alcune carte di credito.

ROMA.  – La pandemia ha cambiato le abitudini di acquisto e pagamento degli italiani, che da oramai un anno e mezzo hanno progressivamente “tradito” il cash per puntare molto di più su operazioni online e su un maggior uso delle carte di credito, in particolare di quelle contactless, che certamente favoriscono il distanziamento sociale.

Il nuovo identikit del consumatore post covid è stato delineato da uno studio della Banca d’Italia intitolato

“L’impatto della pandemia sull’uso degli strumenti di pagamento in Italia”, secondo cui il Covid ha appunto incrementato l’uso delle carte rispetto al contante al punto vendita fisico e ha incoraggiato le transazioni tramite tecnologie di pagamento più innovative che favoriscono il distanziamento fisico, come gli acquisiti con carte in modalità contactless, quelli sui siti e-commerce e quelli tramite bonifico.

In particolare, la quota di transazioni online sul totale con carta è passata dal 25% registrato poco prima del lockdown a oltre il 40% nel mese di aprile 2020.

Nei negozi fisici, inoltre, è cresciuta la quota in valore di operazioni con carta contactless, che a maggio 2020 superava il 55% del valore totale speso con carta (considerando quelle abilitate al contactless) rispetto al 35% ed è aumentata soprattutto la componente di operazioni dove non è previsto il PIN o la firma cartacea.

Tale tendenza è proseguita nel corso dell’anno, tenuto conto dei nuovi provvedimenti restrittivi per fronteggiare la seconda ondata pandemica: nell’ultimo trimestre 2020, la quota di transazioni e-commerce e contactless (inclusi i pagamenti mobile) ha superato in media rispettivamente il 30 e il 60 per cento degli acquisti totali con carta, a fronte del 22 e del 33 per cento registrati nello stesso periodo del 2019.

Per contro è calato il ricorso al contante: nel primo semestre 2020, che comprende il periodo di lockdown, i prelievi da ATM sono diminuiti in volume di oltre il 20% su base annua, rispetto al -0,4% dei pagamenti su POS.

Per quello che riguarda invece il secondo semestre 2020, che include sia la fase intermedia sia lo scoppio della seconda ondata, vi è un miglioramento dei trend complessivi ma si conferma la contrazione accentuata dei prelievi da ATM, calati del 15,1% su base annua, rispetto ai pagamenti su POS fisici, che invece sono aumentati del 6,6%, sospinti anche dai programmi di incentivo nell’ultimo mese dell’anno.

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