Tokyo, le spadiste di bronzo: “Era assalto della vita”

Le spadiste azzurre festeggiano la medaglia di bronzo.
Le spadiste azzurre festeggiano la medaglia di bronzo. (Ansalatina)

TOKYO.  – L’assalto “più importante della vita” si decide negli ultimi secondi e regala all’Italia della spada femminile una medaglia di bronzo un po’ inattesa e per questo ancora più bella.

Nella finalina il quartetto azzurro (Federica Isola, Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Alberta Santuccio) ha superato per 23 a 21 la Cina che, alla vigilia, era data come la grande favorita per l’oro, vinto invece dall’Estonia.

Quella conquistata alla Makuhari Hall è per l’Italia è la seconda medaglia della storia nella spada a squadre femminile, la prima era stata d’argento ad Atlanta 1996. Cinque anni fa, invece, da Rio 2016 Rossella Fiamingo aveva portato a casa l’argento.

In semifinale, l’Estonia aveva inflitto una sonora lezione (42-34) alle azzurre, che si erano presentate in pedana caricate dal successo di misura (33-31) sulla Russia. “Tra la semifinale e la finale per il terzo posto – hanno raccontato le azzurre con la medaglia di bronzo al collo – abbiamo avuto due ore di pausa. Ognuna di noi, è stata da sola per pochi minuti, poi ci siamo ritrovate in una stanza e ci siamo motivate l’una con l’altra”.

Così, contro la fortissima Cina, le spadiste azzurre hanno messo in mostra la loro miglior scherma, in particolare nella fase centrale della sfida. Nell’ottavo assalto è scesa in pedana anche la “riserva” Alberta Santuccio, poi, nel nono, è stata Federica Isola, con 21 anni, la più giovane delle quattro, a difendere il prezioso bronzo.

“Non è stato facile ma – ha spiegato – sentivo l’incoraggiamento delle mie compagne di squadra che mi hanno ‘guidata’ nei momenti più difficili”.

Disputare una finale olimpica per il bronzo a porte chiuse fa sì che in pedana e in panchina si riescano a sentire anche i commenti dei pochi accreditati (giornalisti, dirigenti e addetti ai lavori): in una fase cruciale le azzurre li hanno “azzittiti”.

“Non volevamo – hanno poi spiegato – mancare di rispetto. Solo che avevamo bisogno della massima concentrazione per arrivare a un traguardo tanto importante come questo”, celebrato con lunghi abbracci e molte lacrime. Di gioia.

“Peccato che le limitazioni per il covid non ci permetteranno di festeggiare come vorremmo, questa medaglia comunque ci consentirà di goderci le vacanze”.

Un bronzo che ha ancora più valore per “mamma” Mara Navarria, 36 anni. “Io sono a Tokyo e mio figlio è al centro estivo in Italia. Devo ringraziare mio marito Andrea che rende tutto questo possibile. Con questa medaglia al collo voglio lanciare un messaggio a tutte le mamme che vogliono arrivare a un obiettivo: con l’organizzazione, il sacrificio e il lavoro si può fare tutto. E io devo dire che diventare mamma mi ha dato ancora più energia per questa Olimpiade”.

É stata la sera del riscatto anche per Rossella Fiamingo, criticata (in particolare sui social) per non essere riuscita a confermarsi sui livelli di Rio 2016 nella prova individuale disputata tre giorni fa.

“Più in generale, sono stati – ha sottolineato – cinque anni difficili perché chi non mi conosce pensa che io sia una ‘diva’ e invece non sa che la scherma è la mia vita. Una situazione che mi ha portato anche alla depressione, ora però mi godo appieno questa meritata medaglia”.

Con il bronzo della squadra femminile di spada, sale a tre il bilancio totale delle medaglie della scherma azzurra a Tokyo 2020. Le prime due erano state quelle nelle prove individuali maschili di fioretto con Daniele Garozzo e della sciabola con Luigi Samele.

E il foggiano sarà la “punta” dell’Italia nella mprova a squadre di sciabola, in programma domani. Nel quartetto azzurro c’è anche Aldo Montano, che parte da riserva. Ma uno come lui, che di medaglie a Cinque cerchi se ne intende, non potrà mai essere una riserva qualsiasi.