Vaccino anti-Covid: subito 55mila studenti monitorati, test anche a casa

Controllo del Green Pass per il personale scolastico del Liceo "Giulio Cesare" Roma
Controllo del Green Pass per il personale scolastico del Liceo "Giulio Cesare" Roma 01 settembre 2021. ANSA/FABIO CIMAGLIA

ROMA. – A una manciata di giorni dal ritorno sui banchi in molte realtà della Penisola, le Regioni si attrezzano per gli screening degli studenti più piccoli con i test salivari. Dal Veneto al Lazio ci si prepara per partire con le classi sentinella a ridosso del ritorno sui banchi.

Il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4 milioni 200mila alunni. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado (ossia elementari e medie).

Nel Lazio è stata individuata una platea di 30mila studenti. Si partirà a ridosso del ritorno in classe con i primi 17mila test salivari molecolari messi a disposizione della struttura commissariale. Le singole Asl, attraverso le equipe scolastiche, hanno preso contatti con gli istituti scelti a campione. E anche in Veneto c’è già la mappa di scuole.

Il progetto sarà presentato ai genitori per avere il nullaosta. Ultimo step i laboratori che saranno chiamati a fare i test con il compito di darne l’esito entro 24 ore. Una volta raccolta la saliva da parte dello studente, il kit verrà messo in busta chiusa e portato a scuola. Un’operazione che sarà ripetuta ogni 15 giorni. Il campione sarà di 11mila studenti.

E il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ospite del videoforum di La Stampa.it “30 minuti al Massimo” è tornato a parlare della questione mascherina in classe. “Senza discriminazioni e nel pieno diritto della privacy spero che nelle classi in cui tutti sono vaccinati si possa togliere”. Ma ha assicurato: “Quella Dad è finita. Dobbiamo tornare in presenza”. Mentre per quanto riguarda il Green pass ha detto di essere tra coloro che “insistono affinché sia reso obbligatorio per tutti nella scuola”.

A mettere in guardia su un possibile rischio di una nuova ondata di casi è stato il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco. “Dobbiamo prepararci allo scenario di un’altra onda, possibile e prevista, come vediamo anche in altre nazioni, sia per le condizioni meteorologiche dell’autunno che per l’apertura della scuola, in quanto luogo di interconnessioni e contatti. Quindi è bene avere attenzione” ha detto Pregliasco aggiungendo: “La non vaccinazione facilita la diffusione del virus”.

Per gli addetti ai lavori, alla vigilia del nuovo anno, rimangono però ancora dei nodi da sciogliere. “In alcune regioni, in realtà, i servizi educativi e le scuole dell’infanzia hanno già iniziato le loro attività d’aula. È paradossale che, proprio dove il personale scolastico opera con bambine e bambini non distanziati e privi di mascherine, il relativo Protocollo di sicurezza non sia stato ancora sottoscritto e, anzi, ne sia stata rinviata sine die la firma” ha sottolineato l’Associazione nazionale presidi che considera “opportuno, a questo punto, fare chiarezza sulla tematica dei tamponi gratuiti”.

Mentre l’Associazione nazionale quadri amministrazioni pubbliche ha lanciato un allarme: “segreterie senza personale e dirigenti scolastici senza assistenti amministrativi. L’anno scolastico non può certo iniziare in questo modo: gli uffici sono nel caos”.

Il ministro Bianchi ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti dei sindacati in vista dell’atto di indirizzo da inviare all’Aran per l’avvio del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Per la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi è “assolutamente indispensabile” aprire “in tempi rapidi il tavolo di trattativa, considerato che il contratto attualmente in vigore, peraltro sottoscritto dopo una “moratoria” protrattasi per un decennio, è scaduto al 31 dicembre 2018″.

Mentre la segretaria confederale Cgil Tania Scacchetti e il segretario generale FLC CGIL Francesco Sinopoli hanno sottolineato: “La prossima stagione contrattuale dovrà consentire il rilancio del settore Istruzione e più in generale di tutta la Pubblica Amministrazione. Ciò dovrà avvenire sia innalzando gli attuali livelli retributivi, sia collocando il diritto all’istruzione come centrale nelle scelte politiche del governo”.