Allarme per raduno di Washington, Capitol Hill blindata

Soldati schierati nel pressi del Congresso a Washington.
Soldati schierati nel pressi del Congresso a Washington. Immagine d'archivio(Ansalatina)

WASHINGTON.  – Torna la paura a Washington per il raduno dell’estrema destra sabato davanti al Congresso a sostegno degli assalitori di Capitol Hill, trasformati da Donald Trump e dai suoi fan in “perseguitati” e “prigionieri politici” per i quali ora i manifestanti chiedono “giustizia”.

Il Campidoglio è tornato un fortino, protetto dalle recinzioni come dopo l’attacco del 6 gennaio, mentre la Guardia Nazionale è pronta ad intervenire in caso di necessità. La polizia ha emesso una dichiarazione di emergenza e sono state alzate le misure di sicurezza, anche all’aeroporto Ronald Reagan, dove si prevede che sbarchino molti dimostranti.

Negli ultimi giorni si sono infatti susseguiti gli allarmi di Fbi e ministero degli interni per il timore di violenze, in particolare di piccoli gruppi suprematisti o di lupi solitari armati. Ma anche di scontri con i contromanifestanti, che si riuniranno a Freedom Plaza, non lontano dalla Casa Bianca.

L’allerta è legata inoltre al fatto che online è cresciuto il supporto al raduno dopo che l’agente che ha ucciso Ashli Babbit, una assalitrice del 6 gennaio, ha rivelato la sua identità in una intervista alla Nbc. Secondo l’intelligence, molte persone potrebbero vedere la protesta di sabato come una occasione per chiedere giustizia per la donna, dato che il poliziotto non è stato punito per aver agito “legittimamente”.

Ci sono poi chat in cui si evocano violenze contro centri ebraici e chiese liberali mentre le forze dell’ordine saranno “distratte” quel giorno dalla manifestazione. Nel mirino anche i dem, ma il Congresso é in pausa e quindi non ci saranno parlamentari all’interno. Almeno un leader di Proud Boys ha inoltre già incoraggiato i seguaci del gruppo di estrema destra a partecipare.

Un presagio inquietante è stato l’arresto domenica scorsa vicino al quartier generale del partito democratico del 44enne californiano Donald Craighead, fermato alla guida di un pick-up nero che aveva dipinti una svastica e altri simboli suprematisti, con la foto di una bandiera americana al posto della targa: dentro il veicolo sono stati trovati una baionetta, un machete e diversi coltelli.

Il raduno è organizzato da Matt Braynard, un ex dipendente dello staff elettorale di Trump, e dalla sua “Look Ahead America”, una organizzazione “dedicata a difendere i patrioti americani che sono stati dimenticati dal governo”. Il permesso ottenuto è per 700 partecipanti in Union Square plaza, e finora circa 500 hanno gia’ confermato la loro presenza. Ma è difficile dire quanti saranno davvero. “Sará una protesta pacifica”, ha assicurato. Non si prevede l’apparizione di alcun parlamentare ma parleranno due candidati repubblicani alla Camera, Mike Collins e Joe Kent, che corrono per un seggio in Georgia e nello stato di Washington.

Donald Trump ha fatto arrivare la sua vicinanza agli insorti del 6 gennaio, 600 dei quali gia’ incriminati: “I nostri cuori e le nostre menti sono con le persone perseguitate così ingiustamente per la protesta del 6 gennaio contro le presidenziali rubate. É stato provato in modo definitivo che

c’è un doppio sistema giudiziario”. Ma ha anche avvisato che il raduno “è una trappola: se non si presenteranno diranno che è per mancanza di spirito. Se ci sarà gente invece sarà perseguitata”.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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