In un giorno due suicidi e tre tentativi, ragazzini lombardi

Un ragazzo di fronte ad una finestra e inferriata con felpa incappucciato
Depressione in aumento negli adolescenti.

MILANO. – Cinque drammi in poche ore, nel primo giorno di scuola, lunedì scorso, e apparentemente nessun collegamento tra loro. Sono quattro i quindicenni e una ragazzina più piccola, di soli 12 anni, che aveva da poco iniziato la seconda media, che hanno tentato di togliersi la vita nel corso della stessa giornata, a poche ore di distanza, tra Milano e Como. Due di loro, sono riusciti nel loro proposito: quando sono arrivati i soccorsi, per loro non c’era più nulla da fare.

Quel giorno, infatti, ha perso la vita una ragazzina di 15 anni di Bollate, nel Milanese, che è precipitata dal balcone al settimo piano dell’appartamento in cui viveva con i genitori, poco prima di andare a scuola. Quasi contemporaneamente a Milano è morto un altro ragazzo, sempre di 15 anni, in zona Comasina, cadendo dalla finestra di casa, dove c’era anche la sorella.

Poche ore dopo, nel pomeriggio, una 12enne ha tentato di uccidersi gettandosi da una finestra in zona Sempione ed è finita in ospedale in condizioni disperate. Come ha riferito un testimone, la ragazzina sarebbe salita da sola sul davanzale della finestra, gettandosi poi nel vuoto.

Su altri due casi di tentato suicidio, quello di un quindicenne di Como, e quello di un’adolescente sua coetanea a Milano, ci sarebbe almeno l’ombra di una spiegazione. Il primo si sarebbe lanciato dal balcone a seguito una delusione amorosa, così bruciante negli adolescenti. La seconda invece sembra che soffrisse da tempo di problemi psicologici e che fosse già in cura presso degli specialisti.

Le indagini, in cui si contesta l’istigazione al suicidio, a carico di ignoti, sono coordinate dalla Procura di Milano e da quella di Como e vedono la collaborazione della Procura per i minorenni. Gli accertamenti sono ovviamente volti ad accertare se vi sia un collegamento tra i vari episodi, ad esempio se i giovani siano stati condizionati da qualche gioco on line.

Ma stando ai primi accertamenti, tutto ciò non è emerso: per gli altri tre casi (i due suicidi e il tentato suicidio della 12enne) non sono state riscontrate situazioni particolari legate al bullismo o altre situazioni di disagio o di malessere, connesse al percorso scolastico. In ogni caso le indagini procedono serrate, con l’ascolto di testimoni, dai compagni di scuola, agli amici, ai familiari, e con l’analisi dei telefoni e dei computer nella disponibilità dei ragazzini, alla ricerca di una eventuale responsabilità.

(di Manuela Messina/ANSA)

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