Sciopero lavoratori Alitalia, Roma-Fiumicino in tilt

ROMA. – Nuova giornata di passione per i lavoratori di Alitalia, che protestano contro il piano industriale di Ita. Manifestazioni, presidi e sit-in si sono tenuti all’aeroporto di Fiumicino e negli scali milanesi di Malpensa e Linate.

Bloccata per circa tre ore anche la Roma-Fiumicino, con i manifestanti seduti sull’asfalto della carreggiata in direzione dell’aeroporto romano. Ci sono stati attimi di tensione quando gli stessi manifestanti, circa duemila, hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere l’autostrada. Tuttavia la Questura ha smentito che ci siano state cariche ai lavoratori, come riportato da alcuni organi di stampa.

Le proteste sono coincise con lo sciopero nazionale del Trasporto aereo, che ha visto “un’adesione molto alta, con punte del 100% in alcuni aeroporti”, sottolineano i sindacati. I nodi da affrontare sono molteplici: dal blocco dei licenziamenti alle vertenze Ita-Alitalia ed Air Italy e poi le crisi delle compagnie Norwegian, Ernest e Blue Panorama, le vertenze aziendali del personale di terra e di volo, il rifinanziamento del Fondo solidarietà Trasporto Aereo, l’applicazione del Ccnl per tutto il settore, spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, avvertendo che per tutti questi motivi “la mobilitazione continua ad oltranza fino a quando non riceveremo risposte adeguate”.

E sulla vicenda Alitalia-Ita è intervenuto nuovamente il leader della Cgil, Maurizio Landini, respingendo i licenziamenti e chiedendo all’azienda un piano industriale serio. “É necessario applicare il contratto nazionale, avere un piano industriale serio e non è accettabile che chi ha il mandato per il governo di gestire questa trattativa con soldi pubblici pensi di poter licenziare, non applicare l’accordo e abbassare diritti e salari”, spiega il segretario generale della Cgil.

“Vanno trovate soluzioni”, aggiunge, riferendosi anche all’incontro al ministero del Lavoro in programma la prossima settimana per affrontare il tema della cassa integrazione dei dipendenti Alitalia che non saranno assorbiti da Ita. Su Alitalia “ho convocato il tavolo con i sindacati per affrontare un pezzo del problema” cioè quello degli ammortizzatori sociali e per Ita “non posso che auspicare che ci sia una ripresa del confronto che riporti la situazione in un alveo”, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Per Landini “i lavoratori si stanno battendo per dare una compagnia aerea degna di questo nome al nostro paese” e “ci sono le condizioni per fare una compagnia di bandiera italiana che sia in grado di agire sul lungo raggio, che sia in grado di avere nuovi aerei, che utilizzi tutte le competenze”.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA).

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