Oms, primo vaccino anti malaria. Svolta storica

Un globulo rosso infettato dalla malaria (fonte: NIAID-NIH, Flickr)
Un globulo rosso infettato dalla malaria (fonte: NIAID-NIH, Flickr)

ROMA. – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raccomandato l’impiego di massa del primo vaccino antimalarico per i bambini, che potrà essere usato in particolare in Africa subsahariana e in altre zone a rischio. “E’ un momento storico. Il vaccino antimalarico tanto atteso per i bambini è un progresso per la scienza, la salute infantile e la lotta contro la malaria”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il risultato è arrivato dopo un decennio di studi clinici in sette paesi africani. Secondo l’Oms, il vaccino contro la malaria RTS, S/AS01, prodotto dalla multinazionale farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, dovrebbe essere distribuito in tutta l’Africa sub-sahariana, dopo il successo dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi.

Per Tedros, questo siero “potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno”, considerando che la malaria fa registrare circa 230 milioni di casi e 400 mila decessi all’anno, e che nel 2019 a causa della malattia sono morti più di 260 mila bambini soltanto in Africa.

I trial del 2015 avevano dimostrato che il vaccino poteva prevenire circa quattro casi su dieci di malaria, tre casi su dieci in forma grave e portare a una riduzione di un terzo del numero di bambini bisognosi di trasfusioni di sangue. Tuttavia, c’erano dubbi sul fatto che il vaccino avrebbe funzionato perché per la sua efficacia richiede quattro dosi: le prime tre da somministrare a un mese di distanza a cinque, sei e sette mesi di età, con richiamo finale a 18 mesi circa.

I risultati dei progetti pilota sono stati discussi da due gruppi di esperti presso l’Oms, dopo oltre 2,3 milioni di dosi somministrate, e hanno mostrato che il vaccino è sicuro e porta comunque a una riduzione del 30 per cento della malaria grave. Inoltre, ha raggiunto più di due terzi dei bambini che non hanno una zanzariera sotto la quale dormire e non vi è stato alcun impatto negativo su altri vaccini di routine o altre misure per prevenire la malaria. Il vaccino in questione verrà somministrato in tre dosi tra 5 e 17 mesi e una quarta dose circa 18 mesi dopo.

Dopo gli studi clinici, il vaccino è stato testato in tre paesi: Kenya, Malawi e Ghana. Qui sono state somministrate più di 2,3 milioni di dosi, raggiungendo più di 800mila bambini. Secondo l’Oms, le malattie trasmesse da vettori come la zanzara rappresentano il 17% di tutte le malattie infettive, causando oltre 700mila decessi l’anno.

Un altro vaccino è in corso di sviluppo: consiste nell’inoculare direttamente il parassita nelle persone e, subito a seguire, dar loro una terapia antimalarica. Ha dato buoni risultati in un piccolo trial clinico che ha coinvolto in tutto 56 persone, riportato sulla rivista Nature. Adesso bisognerà pero’ attendere i risultati di un trial clinico più ampio attualmente in corso in Mali, concludono gli esperti.