ROMA. – Ha fatto di tutto per tornare a incrociare il suo ex tecnico e sabato sera all’Olimpico sarà così. Ciro Immobile c’è e la Lazio sorride. Così come il suo allenatore Maurizio Sarri, che ritrova l’attaccante punto di riferimento della squadra nella sfida più difficile e sentita.
A Bologna Immobile aveva dovuto abdicare (così anche in Nazionale) e per i biancocelesti fu una debacle totale, sconfitti per 3-0 senza colpo ferire. Il ritorno di Ciro, fermatosi dopo un guaio al flessore della coscia destra rimediato contro la Lokomotiv Mosca in Europa League, ha causato un passo indietro per i mbiancocelesti dopo il successo nel derby contro la Roma.
L’attaccante partenopoeo si è allenato per due settimane per potersi giocare le sue chance contro l’Inter del suo “fratello maggiore” Inzaghi, sul quale pende anche l’interrogativo su come sarà accolto dall’Olimpico laziale. Oltre a Immobile, Maurizio Sarri ritrova anche Mattia Zaccagni nel reparto offensivo, entrambi tornati ormai in gruppo per il secondo giorno consecutivo.
Il bomber azzurro guiderà l’attacco supportato da Pedro e Felipe Anderson, ma il rientro dell’ex veronese garantisce a Sarri quell’alternativa che era mancata nelle ultime uscite di campionato. Squadra al completo, ma il técnico laziale dovrà rinunciare allo squalificato Francesco Acerbi in difesa.
Un’assenza che sarà tamponata da Patric al fianco di Luiz Felipe, mentre a destra permane il ballottaggio tra Marusic e Lazzari. Contro il forte centrocampo dell’Inter, conterà molto l’apporto della mediana biancoceleste, a partire dal filtro di Lucas Leiva e dallo spessore che ci metteranno Luis Alberto e Milinkovic-Savic.
Sarà un Olimpico mai così pieno dopo il Covid se non al derby: previsti 40-45 mila spettatori. C’è da salutare un vecchio amico, oppure solo ignorarlo.
