Amarcord Inzaghi e Allegri-Mou, al via scontri diretti

Composizione grafica con volti dei calciatori e nomi delle squadre nella Serie A. (ANSA)

ROMA.  – Un mese di scontri diretti, fino alla prossima sosta, per dare un senso compiuto alla serie A. Si comincia nel fine settimana, prima della Champions, con Juve-Roma e Lazio-Inter. Buon per Napoli e Milan che giocano in casa, ma non sarà comunque una passeggiata contro Torino e Verona.

L’Atalanta piena di acciacchi, e alla vigilia della sfida con l’United di Ronaldo, avrà un test impegnativo in casa dell’Empoli. Zitta zitta, la Fiorentina aspetta gli eventi per tentare il colpo lunedì a Venezia. In chiave salvezza il clou è la sfida tra le penultime Spezia-Salernitana mentre l’unica senza vittoria, il Cagliari dell’incerto Mazzarri, non può fallire contro la Samp priva di Damsgaard. Panchine in ansia tra Genoa e Sassuolo mentre l’Udinese prova a scavalcare il Bologna.

L’amarcord di Inzaghi all’Olimpico, contro una Lazio che Sarri non riesce a calibrare, è il clou dell’ottava di andata. L’Inter si gioca anche la carta Dzeko, che sentirà la carica del sapore di derby che ha assaporato per tanti anni, in un momento molto felice. Il bosniaco è capocannoniere con Immobile, che sta recuperando dall’infortunio per cui la sfida del gol non dovrebbe mancare. Dovrebbe essere disponibile anche Correa per cui Inzaghi, che ritroverà i tanti sudamericani all’ultimo momento, potrebbe non essere costretto a proporre Perisic in avanti.

Più complicato il compito di Sarri dopo la rovinosa caduta di Bologna, che ha neutralizzato l’effetto derby. Un ko potrebbe allontanare la squadra dalla zona Champions. La difesa è in affanno e mancherà pure Acerbi.

L’altro appuntamento intrigante è la sfida tra Allegri e Mourinho per l’evergreen Juventus-Roma. Dopo l’inizio choc i bianconeri hanno conquistato tre successi riportandosi in alto, ma il Napoli è sempre a +10 e una frenata potrebbe riaccendere nervosismi. Chiesa, Locatelli e Bonucci prenderanno il timone della squadra, che dovrebbe schierare Kean, contro una Roma attesa al solito esame con le grandi.

IL tecnico è in ansia per Abraham, infortunatosi in nazionale, e Shomurodov è pronto a sostituirlo, mentre cercano l’acuto Pellegrini e Zaniolo. Allegri invece, che cercherà di non farsi distrarre dal  clamore mediatico della fine della sua storia con Ambra Angiolini, potrebbe rinunciare a Morata e Dybala.

Spalletti ci ha preso gusto e cerca l’ottava vittoria di fila per proseguire la fuga affrontando il Torino che Juric ha riportato in equilibrio con gli innesti di Pobega e Brekalo e che ora può tornare a disporre di capitan Belotti. Il Napoli prepara il lungo addio di Insigne ma il tecnico ha trovato la formula giusta con un Osimhen trascinatore e un Koulibaly perno della difesa. E ora potrà ricominciare a usufruire del senso del gol di Mertens.

Ostacolo di pari difficoltà, il Verona, per il lanciato Milan di Pioli che punta sui giovani ormai affermati come Saelemaekers, Diaz e Kalulu. Intanto recupera Giroud e si prepara al rientro anche Ibra. Ma il tecnico ha due problemi: la positività al covid di Theo Hernandez  e il lungo stop di Maignan: fiducia a Tatarusanu, ma intanto è stato ingaggiato anche l’esperto Mirante.  Il buon lavoro di Tudor ha fatto tornare competitivo il Verona che punta su Simeone e Caprari, recupera Veloso e si giocherà nella ripresa la carta Kalinic, un ex che ha molti motivi per farsi rimpiangere.

La settima sorella, l’Atalanta di Gasperini, deve gestire assenze pesanti (le ultime sono Pessina e Djimsiti), deve pensare allo spauracchio Manchester United ma non può distrarsi perchè gioca in casa dell’ottimo Empoli di Andreazzoli, che dovrebbe recuperare anche Pinamonti.

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