Alla soglia dei 70 anni quarto debutto inglese Ranieri

Claudio Ranieri insieme al nostro corrispondente Emilio Buttaro durante una premiazione
Claudio Ranieri insieme al nostro corrispondente Emilio Buttaro durante una premiazione.

LONDRA.  – Il quarto capitolo in Premier League di Claudio Ranieri, a 21 anni dal debutto sulla panchina del Chelsea, è un “un battesimo di fuoco” contro il Liverpool, ospite sabato all’ora di pranzo a Vicarage Road. Il técnico romano è stato chiamato in soccorso del Watford dalla familia Pozzo, proprietaria del club inglese, protagonista di un difficile inizio di stagione, impantanata al 15esimo posto in classifica, con soli sette punti dopo sette giornate.

“Sono felice di essere tornato in Inghilterra, in un campionato importante. La Premier League mi ha sempre affascinato, mi piace l’atmosfera. Quando Gino Pozzo mi ha chiamato, non ho esitato ad accettare”. Subentrato a Xisco Munoz, prima della pausa per le nazionali, per Ranieri è il quarto esordio nel campionato inglese dopo le esperienze alla guida di Chelsea, Leicester e Fulham.

“In ogni carriera ci sono alti e bassi, l’importante è non arrendersi mai e io ho un carattere forte – le parole dell’ex tecnico della Sampdoria -.  Sono pronto, e anche la squadra è pronta, anche se contro il Liverpool sarà un battesimo di fuoco. Ho grande stima per Jurgen Klopp, ho assistito ai suoi allenamenti ai tempi del Borussia Dortmund, è un tecnico molto preparato”.

Settimana prossima Ranieri spegnerà 70 candeline, ma la pensione puó attendere. “Non ho certo intenzione di smettere, anzi, magari arrivo a 80 anni, almeno ci provero’ perché amo questo mestiere. Conosco la famiglia Pozzo, in passato avevano cercato di portarmi ad Udine, anche se poi non era stato possibile”.

L’obiettivo immediato è la salvezza, ma Ranieri guarda già oltre: “Puntiamo a migliorarci di stagione in stagione, per rendere la permanenza nella categoria normale e non piu’ eccezionale. Spero di rimanere qui fino a quando la proprietà avrà voglia di migliorare. Che poi, essendo noi allenatori, se non fai punti il programma va a farsi benedire, ma questo fa parte della carriera di ogni allenatore”.

Per raggiungere quota 40, la soglia-salvezza, mancano 33 punti, da conquistare “non importa dove o contro chi”, la sferzata di Ranieri. “Sono appena arrivato, ho conosciuto alcuni giocatori solo mercoledi’, ma mi sono sempre piaciute le sfide e non mi tremano i polsi per il calendario che ci attende, anzi. Se non subiamo gol contro il Liverpool porto fuori a cena tutta la squadra”.

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