Cile: manifestazioni in ricordo “rivolta sociale”, due morti

"Carabineros" cileni arrestano a due manifestanti. Immegaine d'archivio
"Carabineros" cileni arrestano a due manifestanti. Immagine d'archivio.

SANTIAGO DEL CILE. – Si è conclusa con un bilancio di due morti, numerosi feriti, 450 persone fermate e importanti danni, la giornata di commemorazione ieri del secondo anniversario dell’inizio in Cile della “rivolta sociale”, che ha avviato profondi cambiamenti e creato le basi per la redazione di una nuova Costituzione.

In una conferenza stampa oggi, il sottosegretario agli Interni cileno, Juan Francisco Galli, ha fornito un bilancio preliminare di una giornata che ha definito “essenzialmente complessa e con aspetti contrastanti”.

“Ho voluto sottolineare aspetti contrastanti – ha spiegato – perché, da un lato durante la giornata si sono svolte varie manifestazioni prevalentemente pacifiche”, ma dall’altro “vi è stata l’azione di persone “disadattate, criminali che hanno avuto come unico scopo quello di approfittare delle circostanze per delinquere”.

Prova di questo, ha aggiunto, è “l’innumerevole quantità di saccheggi e danneggiamenti, e anche il gran numero di persone che hanno riportato gravissime lesioni”.

Da parte sua, il generale dei “carabineros”, Marcelo Araya, ha illustrato “le cifre molto significative” della giornata di mobilitazione, che ha comportato “un totale di 486 eventi, che si suddividono in 232 manifestazioni, 109 barricate, 49 disordini, 35 saccheggi, 15 danneggiamenti, 15 attentati contro le autorità, 12 incendi dolosi e 13 attacchi a commissariati”.

Lascia un commento