F1 Sainz: Ferrari al vertice? Nel 2022 ci proveremo

Il pilota spagnolo della Ferrari Carlos Sainz.
Il pilota spagnolo della Ferrari Carlos Sainz. (ANSA)

ROMA.  – Mancano ancora sei gran premi al termine della stagione di Formula uno ma nel Circus sale l’attesa per il 2022. L’anno delle nuove regole che – almeno nelle intenzioni della F1 e della Fia – dovrebbero portare più competizione nel campionato automobilistico più prestigioso al mondo.

Così Carlos Sainz, alla prima stagione sulla Rossa di Maranello, oltre a tracciare un bilancio di questi mesi, si lascia andare a qualche riflessione. Fisicamente ad Austin per il Gp delle Americhe di domenica prossima ma con la testa già all’anno che verrà.

La Ferrari potrà presto essere al vertice della Formula uno? “Non so se il 2022 sarà l’anno giusto, ma di sicuro è la prima possibilità di provarci”, promette il pilota spagnolo in una lunga intervista rilasciata a Motorsport.com.

“Ho la certeza che in Ferrari abbiamo fatto un lavoro incredibile negli ultimi anni con l’obiettivo di costruire una squadra vincente”, quindi “non mi importa sapere che tutti saremo alla pari in termini economici, anzi, mi piace, perché la concorrenza sarà ancora maggiore e renderà la Formula uno migliore”. La speranza è di riuscire a “farcela, ma sarà un confronto molto combattuto contro una concorrenza molto forte”.

Ormai da gennaio il 27enne figlio d’arte guida al simulatore la monoposto del 2022. Prima di lui Lando Norris con la McLaren, diretta avversaria della Ferrari, aveva dichiarato di non aver avuto delle sensazioni eccezionali con le prove davanti allo schermo.

“Credo – spiega Sainz – che inizi a esserci una tendenza nel paddock, e soprattutto tra i piloti, secondo la quale stiamo andando in una direzione non buona, ma credo che siamo ancora molto lontani da ciò che sentiremo quando saremo in pista al volante della macchina vera. Sarà un grande cambiamento, e alla fine piacerà”.

Dopo essersi fatto le ossa con la Toro Rosso, essere passato alla Renault e poi alla McLaren, da quest’anno è con la Ferrari.

E quasi si emoziona a descrivere l’impatto che ha avuto indossando la tuta rossa: “E’ come se giocassi contemporaneamente per il Real Madrid e per la Spagna, insieme, non sei solo un club ma rappresenti un intero Paese. Correre per la Scuderia vuol dire correre per la Ferrari e per l’Italia, devi essere consapevole della responsabilità che ne deriva, ma alla fine è un onore”.

Nella classifica piloti Sainz precede di mezzo punto il compagno di scuderia Charles Leclerc (116,5 contro 116).

Nonostante l’apparente testa a testa, lo spagnolo ha dimostrato di sapersi mettere a disposizione della squadra. Come quando in Q2 durante le qualifiche del Gp di Turchia, destinato all’ultima fila dopo la sostituzione della power unit, il 27enne di Madrid ha dato la scia al monegasco, facendogli ottenere il tempo per disputare le Q3. Insoma, con Leclerc è subito andato “d’accordo, speriamo di continuare così”.

Anche se sulle differenze tra i tempi dei due piloti, tiene a precisare: “Quando inizi a guidare una nuova monoposto” è importante “sapere esattamente dove sono gli ultimi due decimi della vettura in Q3, una cosa che Charles”, sulla Rossa dal 2019, “riesce a fare molto bene conoscendo perfettamente questa macchina. Mi sento vicino, ma l’ultimo decimo è quello che riesci a limare quando sai valutare tante cose, dal vento alla temperatura della pista, adattando di conseguenza lo stile di guida”.

Ma entrambi sanno “che la priorità numero uno è la squadra”, per questo Sainz sottolinea: “Al momento non sento una sfida, ma ovviamente la posta in gioco non è ancora la più alta, ovvero un campionato del mondo. È normale che in quel caso tutto possa diventare un po’ più teso, ma se ci sarà rispetto reciproco come oggi, penso che tutto sarà molto più facile”. Per la rivalità c’è tempo: almeno fino al 2022.

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