“Porto mozzarelle ai parenti”, ma in auto ha 700mila euro

Gli agenti della polizia stradale effettuano controlli ad un posto di blocco
Gli agenti della polizia stradale effettuano controlli ad un posto di blocco, Milano, 5 Aprile, 2021, ANSA/Andrea Fasani

COMO. – Avesse viaggiato in auto tranquillamente, senza manovre spericolate ad alta velocità, non sarebbe stato scoperto. Invece l’imprudenza ha tradito un uomo di 49 anni, nato a Milano, con tutta probabilità un corriere di valuta diretto in Svizzera, che nella sua Volkswagen T-Roc nascondeva 700 mila euro in contanti, su un’auto tra l’altro carica di bagagli e mozzarelle.

La vettura è stata fermata da una pattuglia della Polizia di Como proprio perché aveva effettuato manovre pericolose sulla strada tra Milano e Como, nella notte tra lunedì e martedì scorsi. L’uomo ha raccontato di arrivare dalla Calabria e di dover raggiungere parenti nel Comasco, per portare loro generi alimentari del Sud. E in effetti in auto c’erano anche parecchie mozzarelle. Ma non solo.

Quello che ha insospettito i poliziotti è stato il suo nervosismo. Quando ha capito che gli agenti volevano perquisire l’auto, da uno spazio vicino al volante, ha consegnato spontaneamente 20 mila euro in contanti, confezionati in buste. “Sono tutti i miei risparmi” ha detto “ecco perché sono nervoso, temevo li scopriste”.

Ma il fatto di trasportare una somma comunque cospicua in contanti, e confezionata in quel modo, in realtà ha fatto ancor di più insospettire i poliziotti, che hanno affidato l’auto e il suo carico ai super esperti colleghi della Guardia di Finanza che lavorano al valico italo svizzero di Chiasso.

I “cacciavitisti”, con l’aiuto di un cane antidroga, non hanno messo molto a scoprire nel bagagliaio, in un’intercapedine, quello che era un vero e proprio tesoretto: 700 mila euro in contanti in mazzette da 50 e 100, confezionati in singoli pacchetti di cellophane. A quel punto, il 49 enne avrebbe detto di non essere a conoscenza della presenza del denaro. Ma negare non gli è servito: l’auto è stata sequestrata, insieme al denaro, e lui è stato denunciato per riciclaggio.

Il sospetto è che si tratti di un corriere professionista, anche alla luce del fatto che da una prima verifica nella banca dati delle Entrate è emerso che negli ultimi 15 anni aveva denunciato al fisco, in media, un reddito di 3 mila euro annui. Gli accertamenti ora cercheranno di tracciare la provenienza del denaro e la sua possibile destinazione.