Argentina: bombe Molotov contro sede quotidiano Clarin

Videoframe che riprende l'attacco al quotidiano Clarin con bome molotov. (Ansalatina)

BUENOS AIRES. – Un gruppo di almeno nove persone ha attaccato nella notte fra lunedì e ieri con un lancio di bombe Molotov uno degli ingressi dell’edificio che ospita il “Gruppo  Clarín” nel quartiere di Barracas a Buenos Aires.

La notizia, con una foto delle fiamme provocate dall’attentato, è in prima pagina oggi del principale quotidiano argentino, secondo cui l’attacco “è stato condannato da tutto l’arco politico”. I vertici del Gruppo hanno chiesto che sull’episodio “si faccia rapidamente chiarezza e che i suoi responsabili siano sanzionati”.

Polizia e magistratura hanno aperto una inchiesta sull’accaduto, disponendo inizialmente delle impronte digitali rilevate su uno degli ordigni lanciati che non è esploso e di immagini degli attaccanti registrate dalle telecamere fisse della sicurezza.

Via Twitter, il presidente della repubblica, Alberto Fernández, ha espresso “ripudio per l’episodio avvenuto davanti alla sede del giornale Clarín”, aggiungendo che “la violenza altera sempre la convivenza democratica. Ci auguriamo che i fatti vengano chiariti e i colpevoli siano individuati dalle indagini in corso”.

Infine, in comunicato l’Associazione argentina degli organi di informazione giornalistica (Adepa) ha condannato “fermamente l’aggressione, che costituisce una violenta espressione di intolleranza nei confronti di un gruppo di informazione e rappresenta un grave attacco alla libertà di espressione”.

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