Grillo velenoso su Conte: “Sulla Rai ‘Re dei penultimatum'”

Beppe Grillo con Giuseppe Conte in una foto d'archivio.
Beppe Grillo con Giuseppe Conte in una foto d'archivio.

ROMA. – La Rai, il vecchio tallone d’Achille di Beppe Grillo, torna a far litigare il vecchio e il nuovo leader del M5s. Giuseppe Conte pronostica che la scelta dell’Aventino sulla tv pubblica non potrà mai essere “irreversibile”, tanto quanto non lo furono neppure i diktat del fondatore nei confronti dei primi eletti del Movimento a cui aveva vietato di partecipare agli show televisivi.

“La tv è il vostro punto G” metteva in guardia nel 2012 Grillo che poi si premurò di cacciare dal Movimento i “dissidenti” che osarono contraddire le sue indicazioni. Ma oggi, di fronte all’annuncio di Conte, l’antico astio del fondatore nei confronti della tv è tornato a galla in occasione della sua video-partecipazione ad una iniziativa del Movimento sulle comunità energetiche con l’attuale Presidente.

“Mi fa piacere che c’è ancora la stampa, che abbiamo di nuovo dei rapporti. Quindi anche Conte, che è un gentleman, non riesce a dare degli ultimatum e quindi è uno dei più grandi specialisti di penultimatum che abbiamo mai visto. Ma va bene così…” lo punge Grillo dal video che trasmette il suo messaggio dietro le spalle di Conte seduto al tavolo del convegno.

Dopo lo strappo della scorsa estate, dopo l’appellativo di “Mago di Oz” che gli aveva appioppato il giorno della chiusura della campagna elettorale di Virginia Raggi, è la nuova stilettata del fondatore dei 5 Stelle nei confronti di chi ne ha preso le redini. “Grillo sul piano della comunicazione ha una visione non proprio ortodossa” replica stupito Conte ricordando, tuttavia, che la decisione del M5s riguardava solo i canali di Stato: “prima di poter rispondere devo sapere se qui c’è la Rai…”.

Poco prima del convegno il Presidente M5s, a cui era stato chiesto se la decisione di non partecipare alle trasmissioni della Rai fosse definitiva, aveva precisato: “Definitiva che significa? Per tutta la vita natural durante del Movimento? Non è che vogliamo contrastare quella che è la funzione del servizio pubblico o prendere una decisione irreversibile, occorreva un punto di chiarimento” aveva spiegato.

Poi dopo la punzecchiatura di Grillo ha annunciato che sui tempi di discesa dall’Aventino i 5 Stelle prenderanno una decisione collegiale: “sulla Rai abbiamo preso una decisione tutti insieme e allo stesso modo la decisione di segno contrario la prenderemo insieme”.

Quanto al suo ruolo, Grillo si è ripreso la sua scena nel Movimento e lo ha fatto con il suo solito tono un po’ da sberleffo: “io non sono più l’Elevato ma il Gran custode dei valori del M5s”. E per la causa ambientalista si presta volentieri a rientrare in campo: “Noi del M5s siamo gli unici a poter fare la transizione, la storia la fanno i dilettanti” scherza prendendo di nuovo amichevolmente di mira il ministro Cingolani.

“Quando lo sento parlare mi sciocco, ho ‘paura’ di lui: dice cose come c’ho 1 miliardo di sovvenzioni dalla fondazione Rockfeller, stiamo parlando di fare una grande centrale su Plutone con energia fossile…”, scherza ma poi torna serio: “la transizione come il reddito va alle collettività: dobbiamo ricominciare a parlare di comunità e questo è un grandissimo successo, di cui mi prendo anche io un pezzo di merito”.

Conte invece ora ha altre grane da risolvere: stasera all’assemblea dei senatori si tornerà a parlare di Rai ma anche di manovra e non solo degli emendamenti da introdurre. C’è la grana del relatore da risolvere entro domani mattina quando si riunirà l’ufficio di presidenza della Bilancio. Il tavolo con il centrosinistra non ha portato ad una intesa e il presidente 5 Stelle della Commissione Daniele Pesco dovrà decidere se esercitare la sua prerogativa e nominarsi relatore.

(di Francesca Chiri) (ANSA)