La disoccupazione Usa cala, sussidi ai minimi dal 1969

Cartello con l'annuncio di contrattazioni negli stati uniti. (ANSA/EPA)

NEW YORK.  – L’economia americana migliora grazie anche a un mercato del lavoro che corre. Le richieste di sussidi alla disoccupazione sono crollate ai minimi dal 1969 segnalando una ripresa forte all’avvio della stagione delle feste natalizie, alla quale si guarda con un discreto ottimismo vista la voglia degli americani di spendere.

Nonostante la volata dell’inflazione – con i prezzi saliti del 5% nei 12 mesi fino a ottobre -, la spesa personale è infatti cresciuta dell’1,3% lasciando ben sperare per i consumi di Natale. Consumi dai quali dipende la crescita economica, di cui sono il principale motore. Pur essendo stato ritoccato leggermente al rialzo al +2,1% dal +2% della prima stima, il pil del terzo trimestre ha deluso le attese e confermato il rallentamento da variante Delta. Per gli ultimi tre mesi dell’anno è prevista però un’accelerazione sostenuta vicina al 5%.

Molto dipenderà dall’andamento del Covid; gli Stati Uniti si affacciano alla quinta ondata proprio all’avvicinarsi della stagione delle feste, che si apre ufficialmente con il Giorno del Ringraziamento. I casi sono in aumento in tutti gli States, facendo tremare la Casa Bianca. Già alle prese con l’inflazione che corre, l’amministrazione Biden guarda con preoccupazione a un nuovo aumento dei casi che rischia di rallentare la ripresa e far saltare l’agenda economica del presidente, nei confronti della quale l’opposizione è molto forte.

Con molti dossier aperti, Biden per il momento ostenta sicurezza: invita gli americani a vaccinarsi e a usare cautela durante le feste, che rischiano di diventare un evento “super-spreader”. Guardando alle festività il presidente è comunque al momento più agitato per la volata dei prezzi che impoverisce gli americani e lo fa crollare nei sondaggi. I redditi per ora resistono: in ottobre sono saliti infatti dello 0,5%.

Ma l’inflazione corre a ritmi decisamente più veloci , soprattutto per gli alimentari e l’energia. Contro il caro-benzina Biden ha ordinato, insieme ad altri paesi, il rilascio delle riserve petrolifere strategiche con l’obiettivo di ridurre i prezzi alla pompa. Una misura con effetti che, se ci saranno, saranno comunque di breve durata secondo gli analisti, convinti che l’Opec potrebbe rispondere alla provocazione.

L’economia ha compiuto “storici progressi, ma resta ancora del lavoro da fare prima di un ritorno alla normalità, incluso l’affrontare gli aumenti dei prezzi che si stanno facendo sentire sui portafogli degli americani, mettendone a rischio i redditi”, ha detto Biden commentando il mercato del lavoro e il pil. “Dobbiamo continuare a costruire sui progressi fatti”, ha aggiunto promuovendo il suo provvedimento da quasi 2.000 miliardi di dollari che in molti, anche nel suo partito, bocciano perché potrebbe spingere ulteriormente l’inflazione.