Italia pronta a esordio Davis: “Abbiamo 5 leader”

Filippo Volandri. Archivio.

TORINO.  –  “Nella mia squadra ci sono cinque leader e ognuno deve fare la sua parte. Quello che mi è piaciuto di tutti i ragazzi è il mettersi a disposizione di un gruppo, cosa che non è scontata per un giocatore di tennis”.

Filippo Volandri, capitano non giocatore dell’Italia di Coppa Davis esalta lo spirito di squadra degli azzurri, che venerdì a Torino debuttano contro gli Stati Uniti nel Girone E di cui fa parte anche la Colombia.

Sulle strategie il capitano non svela nulla ma assicura “nella mia testa le scelte le ho fatte” e ricorda che “giocare in casa è una cosa straordinaria e il pubblico ci aiuterà di sicuro”.

Il capitano azzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del debutto nel ruolo alle Davis Cup Finals a Torino.”Creare un gruppo unito conta più di tutto – sostiene l’ex tennista – Tutti si sono messi a disposizione della squadra. Non è scontato e li ringrazio. Ho 5 leader e ognuno deve fare la sua parte. Giocare in casa sarà diverso, il pubblico ci aiuterà”.

Al debutto nel prestigioso torneo c’è anche Jannik Sinner.

Subentrato all’infortunato Matteo Berrettini alle Nitto ATP Finals, l’altoatesino è pronto a nuovi successi. “Sta crescendo in fretta – osserva Volandri -. E’ emozionato, come ogni ventenne, ma sa gestirla bene. É un ragazzo speciale, vuole sempre migliorare, non si ferma a pensare alle vittorie ottenute. Sarà pronto per il suo debutto in Davis”.

Grande attesa anche per Lorenzo Sonego, torinese che gioca di fronte a parenti e amici. “Sonny è un animale da palco, tira fuori più di quello che ha quando sente il pubblico vicino – spiega il capitano -. Si sta allenando bene e tanto”. A tenere a battesimo i due giovani, oltre a capitan Volandri, c’è Fabio Fognini: “Potrebbe essere il mio fratello minore. Ha esordito quando io giocavo, sono stato accanto a lui quando era il leader di quella squadra. Lui in Davis è sempre stato super, bisogna rendergli atto di essersi messo a disposizione”, dice  il capitano, soffermandosi poi sulla superficie del Pala Alpitour.

“Sonego e Fognini – spiega – sono due giocatori diversi, con caratteristiche diverse. Il fatto di giocare indoor sul rápido potrebbe avvantaggiare Sonego, invece che la palla rimbalzi più alto Fognini. Entrambi quindi possono trovare benefici su questa superficie”. Guai, però, a dare un vantaggio agli avversari: “Le scelte? Le ho fatte nella mia testa… Sono molto emozionato, ma sto lavorando su questo da molti mesi – conclude il neo capitano -. Conosco i ragazzi molto bene e sono pronto”.