Influenza: più di un milione di casi, bambini i più colpiti

Un termometro per misurare la febbre in primo piano, un bambino a letto in secondo piano.
Un termometro per misurare la febbre in primo piano, un bambino a letto in secondo piano.

ROMA. – L’influenza corre come mai avvenuto in anni recenti; al 21 novembre ha già messo a letto un milione di italiani; soprattutto bambini tra 0 e 4 anni. Sono questi i dati salienti che emergono dal dal rapporto settimanale della rete di Sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità che, nella settimana compresa tra il 15 e il 21 novembre, ha rilevato un’incidenza delle sindromi simil-influenzali di 4,8 casi per mille, pari a circa 283 mila nuovi casi stimati in Italia.

“Assistiamo a una stagione influenzale partita in modo molto vivace, con una crescita veloce, come evidenzia la ripida curva in salita dei casi, più alta anche rispetto a due anni fa di questi tempi. Anche il picco dei contagi, che normalmente avviene tra gennaio e febbraio, quest’anno potrebbe essere anticipato”, dice all’ANSA Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Galeazzi Milano e professore associato di virologia all’Università degli Studi di Milano.

“Si dovrebbe arrivare quest’anno ai 4-6 milioni milioni di casi tra sindromi parainfluenzali e influenza vera e propria”, aggiunge l’esperto. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano i trend inaugurati nelle scorse settimane. Innanzitutto, il maggiore impatto dell’influenza rispetto alle stagioni precedenti, con tassi di incidenza doppi rispetto alla stagione 2019-2020 (l’ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale di sindromi simil-influenzali), quando, nella stessa settimana dell’anno, l’incidenza era pari a 2,15.

Poi la maggiore diffusione dell’infezione nei bambini, “che sono anche quelli che frequentano luoghi di comunità senza mascherina”, fa notare Pregliasco. Nel dettaglio, nella fascia di età tra 0 e 4 anni si è registrata un’incidenza pari a 21,25 casi per mille in quella 5-14 anni si passa a 5,49 per mille, nella fascia 15-64 anni a 4,04 casi per mille e negli over-65 anni a 2,33 casi per mille.

Le Regioni con incidenze più alte al momento sono Lombardia, Marche, Emilia Romagna, ma sei Regioni (Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna) non hanno ancora attivato la sorveglianza InfluNet. Da questa settimana è attiva anche la sorveglianza virologica.

Dei 259 campioni clinici analizzati dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet nella scorsa settimana 5 (2%) sono risultati positivi per influenza, 4 di tipo A (2 di sottotipo H3N2 e 2 di sottotipo H1N1pdm09) e uno di tipo B. A questi si vanno ad aggiungere 16 casi rilevati al di fuori della sorveglianza nelle settimane scorse, a partire dalla fine di settembre.

“In questo periodo si tratta per lo più di virus parainfluenzali, mentre quelli influenzali veri e propri li attendiamo soprattutto tra qualche settimana con l’irrigidirsi delle temperature”, precisa l’esperto.

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