Allarme variante Covid in Sudafrica, Gran Bretagna vieta viaggi

La proteina Spike del virus SarsCoV2 (fonte: M.E. Newman, Johns Hopkins Medicine/NIAID/NIH)

ROMA.  – Una nuova variante del Covid-19 minaccia il pianeta, quella emersa in Sudafrica, capace di molte mutazioni e per questo potenzialmente resistente agli anticorpi e ai vaccini.

L’allarme è stato lanciato dagli scienziati africani e già il Regno Unito ha annunciato che chiuderà i confini a 6 Paesi africani: Sudafrica, Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbabwe e Botswana. Il segretario alla salute britannico Sajid Javid ha dichiarato che da oggi alle 12 Gmt saranno sospesi tutti i voli da quei Paesi.

Ieri alcuni scienziati hanno annunciato di aver rilevato in Sudafrica una nuova variante di Covid-19 con un gran numero di mutazioni, attribuendo a questa un’impennata dei contagi esponenziale, un aumento dei casi di dieci volte da inizio mese.0

“Purtroppo abbiamo rilevato una nuova variante che è motivo di preoccupazione in Sud Africa”, ha detto il virologo Tulio de Oliveira in una conferenza stampa convocata d’urgenza. La variante, denominata scientificamente B.1.1.529, “ha un numero molto elevato di mutazioni”, ha detto lo scienziato, esprimendo la speranza che l’Organizzazione mondiale della sanità le attribuisca oggi il nome di una lettera dell’alfabeto greco, come già accaduto per le precedenti.

La variante è stata rilevata anche in Botswana e a Hong Kong tra alcuni viaggiatori provenienti dal Sud Africa, ha aggiunto. L’OMS ha affermato che sta “monitorando da vicino” la variante segnalata e dovrebbe convocare oggi una riunione tecnica per determinare se debba essere designata una variante di “interesse” o di “preoccupazione”.  “Le prime analisi mostrano che questa variante ha un gran numero di mutazioni che richiedono e saranno oggetto di ulteriori studi”, ha aggiunto l’organizzazione mondiale della Sanità.

Il ministro della Sanità sudafricano Joe Phaahla ha affermato che la variante è di “seria preoccupazione” e potenzialmente  “una grave minaccia”.

Mercoledì scorso il numero di infezioni nel Paese ha raggiunto quota 1.200 nelle 24 ore, rispetto alle 106 di inizio mese. Prima del rilevamento della nuova variante, le autorità avevano previsto che una quarta ondata avrebbe colpito il Sudafrica a partire dalla metà di dicembre, sostenuta dai viaggi in vista delle festività natalizie.

L’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili (NICD) gestito dal governo ha affermato che 22 casi positivi della variante B.1.1.529 sono stati individuati nel Paese a seguito del sequenziamento genomico. Il NICD ha anche affermato che il numero di casi rilevati e l’indice di positività stanno “aumentando rapidamente” in tre delle province del Paese, tra cui Gauteng, dove si trova la capitale economica Johannesburg e quella amministrativa Pretoria. Recentemente è stato identificato un focolaio a grappolo, concentrato in un istituto di istruzione superiore a Pretoria, ha aggiunto il NICD.

L’anno scorso, sempre in Sudafrica, era emersa la variante Beta del virus, presto soppiantata per trasmissibilità dalla Delta, originariamente rilevata in India.

Secondo gli scienziati la nuova variante B.1.1.529 ha almeno 10 mutazioni, rispetto alle due della Delta e le tre della  Beta.

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