Antitrust bacchetta Apple-Google. Ricorso Big Tech

Il ricercatore Google sulla web.
Il ricercatore Google sulla web.

ROMA.  – Nuova bacchettata (dopo la megamulta da 200 milioni la scorsa settimana ad Amazon ed Apple) alle Big Tech: l’autorità guidata da Roberto Rustichelli ha nuevamente colpito Apple con una sanzione da 10 milioni ed altrettanti sono stati comminati a Google. L’accusa è: usano i dati degli utenti e danno poche informazioni. Pronta la replica delle due big: “l’Antitrust sbaglia. Faremo ricorso”.

Poco convinti i consumatori del Codacons che commentano: una multa da 10 milioni? “Per loro é come il solletico”. L’autorità peró spiega che in questo caso i 10 milioni sono: il massimo edittale secondo la normativa vigente.

Dalle verifiche é emerso per ogni società la presenza di due violazioni del Codice del Consumo, una per carenze informative e un’altra per pratiche aggressive legate all’acquisizione e all’utilizzo dei dati dei consumatori a fini commerciali.

L’Autorità ha ritenuto che esiste un rapporto di consumo tra gli utenti e i due operatori, anche in assenza di esborso monetario, la cui controprestazione è rappresentata dai dati che essi cedono utilizzando i servizi di Google e di Apple.

L’Autorità ha accertato che sia Google sia Apple non hanno fornito informazioni chiare e immediate sull’acquisizione e sull’uso dei dati degli utenti a fini ommerciali. In particolare Google omette informazioni rilevanti di cui il consumatore ha bisogno per decidere consapevolmente di accettare che la società raccolga e usi a fini commerciali le proprie informazioni personali. Mentre Apple non fornisce all’utente in maniera immediata ed esplicita alcuna indicazione sulla raccolta, enfatizzando solo che è necessaria per migliorare l’esperienza del consumatore e la fruizione dei servizi. L”autorità contesta anche una pratica ”aggressiva” per le modalità di acquisizione del consenso all’uso dei dati degli utenti a fini commerciali.

Le due società rispondono a stretto giro: l’Antitrust sbaglia, lavoriamo molto per proteggere i dati e la privacy degli utenti e quindi faremo ricorso. “L’unico modo per imporre il rispetto dei diritti dei consumatori da parte dei colossi mondiali – propone il Codacons – è quello di potenziare i poteri dell’Antitrust, aumentando il valore delle sanzioni erogabili dall’Autorità, e obbligare le società a risarcire gli utenti ogni volta che realizzano una pratica scorretta o non garantiscono adeguata trasparenza ai propri clienti”.

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