Serie A: Inter e Milan lanciate, esami per Juve e Napoli

Josip Ilicic mette a segno il gol dell'1-0 a favore dell'Atalanta contro la Juventus.
UNo scontro Juventus Atalanta in un 'immagine d'archicio. ANSA/ANDREA DI MARCO

ROMA.  – Sarri contro il suo passato partenopeo, Spalletti che assapora ancora l’atmosfera del derby romano. A un anno dall’addio a Maradona lo stadio intitolato al Pibe vive il clou della giornata, primo atto di un trittico in otto giorni capace di assestare la classifica di serie A.

Dopo il doppio ko in pochi giorni e la dolorosa perdita di Osimhen, i partenopei si giocano tanto avendo giá presenti i risultati delle due antagoniste milanesi, rivitalizzate dalle beneaguranti vittorie in Champions.

Il Milan ospiterá l’ondivago Sassuolo  mentre l’Inter dovrá fare attenzione alla matricola Venezia, reduce da due vittorie.

L’altro clou di giornata si disputa domani allo Stadium: la Juve dopo il flop di Stamford Bridge riceve un’Atalanta in crescita nella sfida tra due allievi di Galeone dai metodi antitetici:  il normalizzatore Allegri e il visionario Gasperini. Se i bianconeri perdono, il quarto posto sfuma a -7.

A questo traguardo sono interessate pure Roma e Fiorentina, attese da due test non trascurabili: il solido Toro di Juric scende all’Olimpico mentre i viola di Italiano e Vlahovic sono impegnati fuori nel sentito derby con l’Empoli.

Il resto attiene alla lotta salvezza:  dopo lo “spareggio” serale tra le cenerentole Cagliari e Salernitana la palla tocca alle tre liguri. Lo Spezia, dopo il crollo di Bergamo, riceve l’alterno Bologna che ha armi offensive di qualitá.

La Sampdoria, dopo l’ossigeno di Salerno, ha un duro test col Verona dello spauracchio Simeone. Il Genoa ha cambiato societá, presidente e allenatore ma continua a perdere. Sheva prova a invertire la tendenza contro l’Udinese di Beto, in attesa del recupero dei tanti infortunati.

La macchina perfetta di Spalletti ha mostrato improvvise crepe, ma il Napoli, ancora leader, deve evitare i trabocchetti che studierá Sarri che conosce pregi e difetti dei suoi ex.

L’ago della bilancia puó essere Immobile, condizione imprescindibile per le ambizioni della Lazio. Oltre a Osimhen il Napoli dovrá fare a meno di Anguissa (sostituito da Demme), Insigne dovrebbe partire dalla panchina.

Senza Giroud toccherá all’inossidabile Ibra guidare il Milan che con un lampo di Messias é rimasto in lizza in Champions sgambettando l’Atletico. Pioli, che vuole festeggiare anche il rinnovo di contratto,  prova a riscattare il ko di Firenze in attesa dei recuperi di Maignan e Tomori. Rossoneri favoriti perché il Sassuolo non riesce ad armonizzare un attacco di qualitá  con una difesa insufficiente.

Piú ostico potrebbe essere il compito dell’Inter lanciata dai gol di Dzeko, che ha oscurato il ricordo delle imprese di Lukaku, impegnata in casa del lanciato Venezia di  Zanetti che ha trovato un assetto competitivo e i gol di Okereke. Neanche il cauto turnover che varerá Inzaghi dovrebbe peró impedire all’Inter di proseguiré la caccia alle due capoliste.

Esame severo per la Juve di Allegri, che quando vince non convince e ha giá perso cinque volte. Il centrocampo viene riempito di critiche nonostante l’apporto di Locatelli e le buone prove di McKennie mentre l’attacco ancora non puó utilizzare in pianta stabile Dybala e Chiesa é un po’ appannato.

L’Atalanta invece sembra avere ritrovato il suo assetto e i suoi ritmi devastanti e ha uno Zapata sempre piú incisivo. Sempre indecifrabile la Roma di Mourinho che prova a mascherare i suoi difetti di organico con la piena adesione della rosa scelta agli schemi del portoghese. Dopo la rivelazione Felix il tecnico ha ritrovato Zaniolo che potrebbe formare con Abraham una coppia di qualitá. Test serio sará quello col Toro che Juric sta plasmando con l’apporto di Pobega, Brekalo e  aspetta il ritorno in forma  di Belotti.

La Fiorentina non é piú una meteora e per fortificare le sue ambizioni europee deve superare l’esame del derby con l’Empoli di Andreazzoli. Serviranno ancora i gol del capocannoniere Vlahovic, croce e delizia dei tifosi visto che non ha voluto rinnovare il contratto.

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