Stop carta, parte il processo costituzionale telematico

Faldoni di documenti accatastati su un tavolo di un ufficio della Pubblica Amministrazione.
Faldoni di documenti accatastati su un tavolo di un ufficio della Pubblica Amministrazione. (ANSA)

ROMA. – Via la carta e al suo posto atti e fascicoli tutti digitalizzati. Se non è una rivoluzione è senz’altro un passaggio storico. Perchè a mettere in cantina, dopo più di 60 anni il giudizio tradizionale, così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, è la Corte costituzionale, cioè il giudice delle leggi.

Oggi è il giorno del debutto della riforma, che è stata preparata da tempo al Palazzo della Consulta. L’atto finale lo ha firmato il presidente Giancarlo Coraggio, ma l’addio al “modello cartaceo” era stato avviato dai suoi predecessori, Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia, ora ministra della Giustizia. Lo ha voluto ricordare lo stesso presidente quando ha dato il via libera è alle nuove “norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale” , pubblicate un mese fa sulla Gazzetta ufficiale.

“Sono particolarmente soddisfatto per la conclusione di una riforma avviata dai miei predecessori, Giorgio Lattanzi e Marta Cartabia, che fa fare un importante passo avanti alla giustizia italiana”, le sue parole di allora. Da oggi dunque addio alla carta, con gli atti di tutti i nuovi giudizi che diventano digitali. La chiave della svolta si chiama e-Cost.

La nuova piattaforma è raggiungibile all’indirizzo ecost.cortecostituzionale.it e consente di depositare e scambiare atti e documenti in modalità telematica. Una possibilità che riguarda tutti i protagonisti dei giudizi di costituzionalità: avvocati, Avvocatura dello Stato, giudici, Regioni e tutti i soggetti che a qualunque titolo possono promuovere giudizi, costituirsi o intervenire davanti alla Corte costituzionale. Il risultato sarà che i nuovi fascicoli saranno interamente digitalizzati, con un innegabile risparmio di carta e tempo.

Per aiutare a muoversi in questa nuova realtà dematerializzata,la Corte ha pubblicato sul sito, nella sezione e-Cost, una “Guida per l’utente” e un video di presentazione. La svolta arriva anche dopo una serie di iniziative che in questi ultimi anni hanno visto la Corte aprirsi alle nuove tecnologie, cosa che ha permesso di celebrare quasi tutti i processi anche durante la pandemia, grazie alle udienze da remoto. Da tmpo attiva su Twitter, la Corte dispone anche di una app,scaricando la quale è possibile seguire le sue attività.

(di Sandra Fischetti/ANSA)