Iea accusa la Russia: “Usa il gas come arma”

Il logo della compagnia di gas russa Gazprom illuminato di fronte all'ufficio del primo ministro a Mosca. ANSA/SERGEI ILNITSKY

ROMA.  – La Russia, attraverso la compagnia statale Gazprom, sta usando il gas come arma politica per le dispute in corso con i Paesi occidentali, in particolare sull’Ucraina.

Ad affermarlo è Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), che accusa Mosca di avere sensibilmente ridotto le forniture di gas naturale ai Paesi europei, provocando l’impennata dei prezzi di questa materia prima.

“Gazprom – ha detto in una conferenza stampa online Birol, citato dai media internazionali – contrariamente ad altri fornitori, come la Norvegia, l’Algeria e l’Azerbaigian, che hanno aumentato le loro forniture all’Europa, ha ridotto le sue esportazioni del 25% nel quarto trimestre del 2021 rispetto a un anno prima, nonostante gli alti prezzi di mercato”.

Ora, ha aggiunto il responsabile dell’organizzazione con sede a Parigi, attraverso i gasdotti esistenti la Russia potrebbe inviare in Europa un terzo in più del gas che attualmente fornisce. Una quantità corrispondente al 10% del consumo giornaliero dei Paesi europei, pari alla quantità che diversi esponenti del settore industriale ritengono sarebbe necessaria per evitare una grave carenza di materia prima nel caso di un inverno più freddo del previsto.

Da parte sua il presidente russo Vladimir Putin ha sempre detto che Gazprom ha onorato i suoi obblighi relativi ai contratti a lunga scadenza e ha accusato di essere responsabili della crisi i Paesi europei per la gestione del sistema dei prezzi. Putin ha anche affermato che clienti tedeschi hanno rivenduto il gas russo alla Polonia e all’Ucraina invece che farlo confluire verso il mercato interno.

Secondo Birol, invece, Mosca usa il gas come mezzo di pressione. “Vorrei fare notare – ha sottolineato il direttore esecutivo dell’Iea – che gli attuali, bassi flussi di gas russo verso l’Europa coincidono con le tensioni geopolitiche esacerbate a proposito dell’Ucraina”. Mosca, inoltre, insiste per ottenere la messa in funzione del gasdotto Nord Stream 2 che dovrebbe aumentare la fornitura diretta dal gas russo alla Germania bypassando altri Paesi, un’iniziativa che incontra l’opposizione di Ucraina, Polonia e degli Usa.

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