Sci: Kilde guastafeste a Wengen con azzurri in ritardo

Sofia Goggia in azione durante la gara di Super G in Val d'Isere,
Sofia Goggia in azione. EPA/Guillaume Horcajuelo

WENGEN. – Il norvegese Aleksander Kilde ha indossato i panni del guastafeste ed ho rovinato quello che per gli svizzeri potava essere un trionfo sulla loro pista piú famosa.

Secondo nel superG di giovedí, il norvegese ha infatti vinto in 1.42.42 la prima discesa di cdm di Wengen, sul tracciato accorciato di 2.950 metri della famosa pista Lauberhorn. Per il fidanzato di Mikaela Shiffrin e’ l’11/o successo in carriera ed i 5/o stagionale. Seguono gli svizzeri: secondo – dopo la vittoria in superG – Marco Odermatt in 1.42.61 e sempre piú in piena corsa per la conquista della coppa del mondo e terzo l’altro elvetico Beat Feuz in 1.42.72.

Giornata decisamente al di sotto delle aspettative invece per gli azzurri con Dominik Paris 9/o 1.43.42 e Christof Innehorfer 13/0 in 1.43.73. Entrambi sono stati competitivi solo sino al secondo dei quattro intermedi.

”Credo di avere fatto ben solo in cima ed il passaggio della S Kernen. Poi ho provato a fare di piú prendendo anche qualche rischio, ma non andava. En ella parte finale non so bene cosa mi sia successo. Adesso vediamo per la discesa di domani. Sarà davvero un’altra a gara e devo cambiare qualcosa. Analizzerò con il video gli errori fatti in modo da non ripeterli domani”, ha commentato e laconico e naturalmente insoddisfatto Dominik Paris. Innerhofer si é invece almeno riconosciuto ”il giusto atteggiamento in gara” e questo, almeno a livello psicologico e di motivazione, non é poco. Piú indietro sono invece finiti Mattia Casse, 16/o in 1.43.90, Matteo Marsaglia in 1.44.22 ed Emanuele Buzzi in 1.45.61,

Ha invece chiuso solo 12/o l’austriaco campione del mondo Vincent Kriechmayr, al centro di una dura polemica che ha animato le ore prima della gara. In quarantena in Austria a seguito di un test covid falso positivo, Kriechmayr non ha potuto partecipare nemmeno ad una prova della discesa, una condizione sinora insuperabile per poter gareggiare proprio per la sicurezza degli atleti: la giuria Fis gli ha concesso una incredibile deroga.

Domani a Wengen discesa sull’intero tracciato originale del Lauberhorn, la piú lunga del mondo con i suoi 4.480 metri. Dopo i risultati della prima discesa appare piú difficile anche se non impossibile sperare in un podio azzurro. E cosí l’Italia dello sci continua a guardare alla sua certeza assoluta: Sofia Goggia.

A Zauchensee, in Austria, domani saranno infatti in gara anche le ragazze jet con una discesa e domenica con un superG. Sofia – dominatrice della stagione in cui ha vinto tutte le discese sinora disputate – nelle due prove di Zauchensee ha realizzato un secondo ed un primo miglior tempo. ”Su questa pista non ho mai vinto – ha detto allusiva Sofia – ma era successo anche a Lake Louise” dove poi vinse tre gare in tre giorni. ”Adesso studierò bene al il video l due prove crono. Sono sicura che ci sono ancor dei decimi che poso limare ”, ha aggiunto mandando un chiaro minaccio messaggio alle avversarie.

Tra queste non dovrebbe esserci -sempre che Fis non si inventi un’altra deroga in stile Kriechmayr – la statunitense Breezy Johnson, l’unica ad aver tentato, finendole sempre alle spalla sul secondo gradino del podio, di tenere testa all’azzurro. L’americana, pare per problemi fisici, non ha infatti partecipato alle prove cronometrate. E dunque domani non dovrebbe gareggiare