La Cina avverte gli atleti: “Rispettate le nostre leggi”

Una donna scatta una foto a una scultura delle olimpiadi invernali Pechino 202 al parco industriale di Shougang, EANSA/PA/ROMAN PILIPEY

PECHINO.  – La Cina mette in guardia gli atleti stranieri che potrebbero incorrere in punizioni per i discorsi o le prese di posizione “in violazione dello spirito olimpico e delle leggi nazionali”, alimentando i timori sulle restrizioni alla libertà d’espressione alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Pechino, che si apriranno il 4 febbraio.

Il tema, molto delicato nell’ambito delle accuse di violazioni sistematiche dei diritti umani da parte della Cina che sono alla base del boicottaggio diplomatico deciso da Usa e alleati, è emerso nel giorno dell’allerta Covid-19 sui Giochi per altri 5 contagi a Pechino.

“Qualsiasi posizione in linea con lo spirito olimpico sono sicuro sarà protetta e qualsiasi comportamento o discorso contrario, in particolare contro le leggi e i regolamenti cinesi, sarà soggetto a determinate punizioni”, ha chiarito in un briefing virtuale Yang Shu, vicedirettore generale del Dipartimento per le relazioni internazionali di Pechino 2022, all’indomani dell’avvertimento di Human Rights Watch, che ha avvisato che parlare di diritti umani potrebbe mettere a rischio la propria sicurezza.

Mentre Amnesty International ha sollecitato ad evitare la “propaganda” e a non consentire alla Cina di usare i riflettori olimpici come “opportunità di spavalderia”.

Diverse organizzazioni hanno criticato il Comitato olímpico internazionale per aver assegnato le Olimpiadi alla Cina, citando il trattamento – definito dagli Usa un genocidio – riservato agli uiguri e alle minoranze musulmane nello Xinjiang, malgrado Pechino abbia seccamente respinto ogni accusa.

L’articolo 50 della Carta olimpica afferma che “nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita in alcun sito olimpico”, ma il Cio ha anche puntualizzato che gli atleti sono liberi di esprimere le loro opinioni su ogni questione in conferenze stampa e interviste all’interno delle bolle, purché non durante le gare o le cerimonie di premiazione.

Al fine di assicurare un’adeguata assistenza consolare, il team Usa a Pechino 2022 sarà composto da atleti e da “un gran numero di funzionari del Dipartimento di Stato e di altri dipartimenti governativi”, molti dei quali in possesso di passaporto diplomatico, ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, confermando il rilascio dei visti. La vicenda esclude comunque l’invio di una delegazione istituzionale americana.

Pechino, intanto, ha già sospeso migliaia di voli, rafforzato le regole di ingresso nella città e aumentato i test dopo che sabato è stato confermato il primo caso interno di variante Omicron. “L’attuale situazione di prevenzione e di controllo dell’epidemia è grave e complicata”, ha detto Xu Hejian, portavoce della municipalità.

Invece, Xi’an, il capoluogo dello Shaanxi, riapre: i trasporti hanno avuto una ripresa parziale rompendo il lockdown totale sul modello Wuhan dopo che martedì, per la prima volta dal 9 dicembre, la città non ha avuto casi interni di Covid. Oltre 13 milioni di persone sono rimaste confinate in casa per settimane a causa del peggior focolaio di coronavirus in Cina degli ultimi mesi, con pesanti critiche alla gestione dell’emergenza da parte delle autorità locali.

(di Antonio Fatiguso/ANSA).

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