Ciclismo: Tirreno per soli big fra muri e insidie

Vincenzo Nibali in una foto d'archivio. (ANSA)

ROMA, 20 GEN – Una corsa senza arrivi in quota, ma con tanti “muri”. Così, gli organizzatori della Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport, hanno disegnato la 57/a Tirreno-Adriatico di ciclismo, che scatterà da Lido di Camaiore (Lucca) lunedì 7 marzo e, dopo 7 tappe assai intense, si concluderà – non, come di consueto, di martedì – domenica 14 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).

La cosiddetta “Corsa dei due mari” presenta 14.360 mila metri di dislivello e, come ha garantito il direttore di corsa, Mauro Vegni “sarà una delle più impegnative edizioni della storia. Un vero e proprio test per tutti”.

Dopo la crono inaugurale a Lido di Camaiore (lunga 13,9 chilometri), con un percorso tutto sul lungomare, sono previste due tappe, quella con arrivo a Sovicille (Siena) e a (con partenza da Murlo, sempre in provincia di Siena) Terni, riservate ai velocisti. La 4/a frazione partirà dalla Cascata delle Marmore (Terni) per approdare in Abruzzo e vivere a Bellante (Teramo) un finale assai impegnativo.

Gli ultimi tre giorni andranno in scena nelle Marche, prima con i “muri” del comprensorio fermano, poi con la tappa con l’arrivo a Carpegna (Pesaro e Urbino), prima del gran finale previsto a San Benedetto del Tronto, con un tracciato pianeggiante di 159 chilometri.

Al via, fra gli altri, dovrebbe esserci il campione uscente, lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore peraltro degli ultimi due Tour de France, ma anche il francese bicampione del mondo su strada Julian Alaphilippe, assieme a Vincenzo Nibali, Gianni Moscon, Elia Viviani e al giovane belga Remco Evenepoel.

Prevista inoltre la partecipazione di Sonny Colbrelli, Damiano Caruso e Davide Formolo, con lo slovacco Peter Sagan, tre volte iridato su strada, pronto a dare battaglia. Di 1.131,9 (media per tappa di 161,7) i chilometri complessivi in una corsa che promette spettacolo e che, con ogni probabilità, si deciderà sul filo dei secondi.

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