Clima: Bei-Bce in campo, ma è nuovo sciopero Greta

L'attivista ambientale Greta Thumber in conferenza stampa alla “Youth4climate: driving ambition Italy 2021”. Milan 28 Settembre 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA.  – I ragazzi di Greta Thunberg alzano il tiro sulla lotta al cambiamento climatico e contro i discorsi “falsamente verdi” delle istituzioni: nuovo sciopero globale dei Fridays for Future il 25 marzo, con questa volta nel mirino gli squilibri climatici globali creati dai Paesi avanzati e la rivendicazione di “risarcimenti da parte del nord del mondo, che ha le maggiori responsabilità”.

Soldi per le comunità indigene ed emarginate, con sullo sfondo una nuova sferzata allo sforzo di politica, finanza, impresa verso l’economia green. “Le persone al potere peggiorano questa crisi con i loro discorsi falsamente ‘verdi’ e le bugie che portano avanti nel nome della ‘Transizione ecologica’. Abbiamo bisogno di una vera azione climatica, ed è per questo che torniamo in piazza” spiega Martina Comparelli, una delle portavoce dei Fridays for future italiani, il movimento globale che si è formato seguendo l’icona della protesta per il clima Greta Thunberg.

Proprio oggi un nuovo rapporto, “Energy Transition Investment Trends 2022” di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) fa il punto sulla transizione ecologica: gli investimenti globali nella transizione energetica a basse emissioni di carbonio hanno raggiunto i 755 miliardi di dollari nel 2021, con un aumento del 27% sul 2020, “un nuovo record sulla scia delle crescenti ambizioni climatiche e dell’azione politica dei paesi di tutto il mondo”.

In Italia, dove le risorse europee del recovery sono destinate per il 40% alla transizione ecologica, la vice presidente della Banca europea degli investimenti fa sapere che nel 2021 l’istituto ha dedicato il 30% delle proprie risorse  (13,5 miliardi di investimenti) alla lotta contro il cambiamento climatico, fra  rinnovabili,  modernizzazione delle reti elettriche,  efficienza energetica degli edifici, riciclaggio dei rifiuti e mobilità sostenibile.

Un anno record, quello passato, in cui la Bei ha raggiunto i 95 miliardi di euro di investimento nel contrasto della pandemia e finanziando la doppia transizione ecologica e digitale.

In risposta all’allarme di Fridays for Future l’Europa schiera anche la Bce. Impegnata su vari fronti, dalla tassonomia degli strumenti finanziari alla stessa politica monetaria fino alla vigilanza bancaria, che ha lanciato oggi per la prima volta gli Stress Test climatici sulle banche: la misurazione  d’impatto da vari scenari, che comprendono sia i rischi di lungo termine del riscaldamento globale, sia quelli, più immediatamente tangibili, delle catastrofi naturali come alluvioni o incendi.

La Bce avverte dei “rischi fisici gravi e costi estremi derivanti dall’aumento di frequenza e di portata, delle catastrofi naturali”: nelle aree a rischio alluvioni, per dire, alcune banche fronteggerebbero perdite fino al 45% sulle esposizioni verso attività immobiliari.

Nessun impatto diretto in termini di requisiti di capitale per le banche – rassicura Francoforte – ma, nelle intenzioni, una svolta nel cercare di orientare l’economia, e la finanza, verso la lotta al cambiamento climatico.

(di Domenico Conti/ANSA).