BUENOS AIRES. – Il presidente Alberto Fernández ha annunciato oggi che “l’Argentina ha raggiunto un accordo con il Fondo monetario internazionale”, per la ristrutturazione di un debito di 44 miliardi di dollari.
“Avevamo un debito non pagabile – ha aggiunto in un messaggio alla Nazione – e ora abbiamo un accordo ragionevole”. “Abbiamo ricevuto un problema e ora abbiamo una soluzione con un accordo senza restrizioni”, perché “l’Argentina deve crescere per poter pagare”.
In una conferenza successiva all’annuncio presidenziale, il ministro dell’Economia, Martín Guzmán, ha fornito alcuni dettagli dell’accordo raggiunto con il Fmi e affermato che esso “non avrà alcun riflesso sui tassi di cambio”, alludendo alle voci di una possibile svalutazione del peso circolate nei giorni scorsi.
Guzmán ha ancora detto che l’accordo consentirà all’Argentina “di avere una politica pubblica moderatamente espansiva” senza misure di austerità, con l’obiettivo di ridurre gradualmente il disavanzo primario.
Per quanto riguarda il deficit primario rispetto al Prodotto interno lordo (Pil), ha quindi indicato, sarà per il 2022, il 2,5%, per il 2023 il’1,9% e per il 2024 lo 0,9%.
Inoltre Guzmán ha affermato che è stato concordato con il Fmi di avanzare in un approccio globale rispetto all’inflazione, che attualmente viaggia attorno al 50% annuo, tenendo conto che si tratta di “un fenomeno multi-causale”.
Il ministro ha assicurato che “questo accordo consentirà all’Argentina di continuare a crescere”, senza “alcuna reforma del lavoro, privatizzazione delle aziende pubbliche o ripercussioni sulle pensioni”.
In conclusione, ha detto, come anticipato dal presidente Alberto Fernández, l’accordo “non condizionerà” le linee principali della politica delineata dal governo, basate sulla crescita e lo sviluppo dell’economia, fortemente colpita dalla pandemia da Covid-19. (ANSA).
Mentre, il quotidiano Ambito financiero di Buenos Aires ha scritto che L’Argentina ha pagato oggi al Fondo monetario internazionale (Fmi) una rata del suo debito in scadenza di 731 milioni di dollari evitando così l’ingresso in una condizione di default.
Il pagamento è stato realizzato poco prima che il presidente della repubblica Alberto Fernández divulgasse un messaggio riguardante il raggiungimento di un accordo per la ristrutturazione del debito argentino di 44.000 milioni di dollari.
Martedì prossimo, precisa il giornale, è in scadenza un’altra rata di 360 milioni di dollari, che però “potrebbe essere assorbita dal nuovo calendario dei pagamenti definito per la restituzione del debito al Fondo”.
