Pechino: Vezzali col Covid non va, Xi svela suo parterre

Valentina Vezzali. (ANSA)

PECHINO.  – Nel giorno in cui la Cina alza il velo sul parterre dei leader con in prima fila il presidente russo Vladimir Putin, in vista dell’apertura dei Giochi olimpici invernali, il Covid blocca ufficialmente Valentina Vezzali – come appreso dall’ANSA – con un’inattesa stoccata, impedendole di partecipare alla cerimonia in rappresentanza dell’Italia.

La sottosegretaria allo sport e campionessa olimpica con tre ori indivduali di fila sarà sostituita, su richiesta di Palazzo Chigi agli organizzatori cinesi, dall’ ambasciatore d’Italia a Pechino, Luca Ferrari, seguendo un modello già visto – sempre a causa del coronavirus – per Paesi come Spagna e Svizzera, a conferma di una situazione pandemica ancora difficile a livello globale.

Xi, intanto, ai “suoi” Giochi avrà oltre 20 leader stranieri, secondo un elenco dato dall’emittente statale Cctv, nel mezzo del boicottaggio diplomatico di Usa e alleati più stretti per le accuse di violazione dei diritti umani nello Xinjiang, a danno della minoranza musulmana uigura. Il presidente cinese ha riservato un trattamento di tutto riguardo al “caro amico” Putin.

Secondo il programma attuale, il capo del Cremlino, oltre a partecipare alla cerimonia di un’ora nel pomeriggio del 4 febbraio all’iconico Bird’s Nest, “terrà un evento con Xi per rimarcare la solidità dei legami”, ha appreso l’ANSA. Il presidente cinese ospiterà un banchetto per gli illustri ospiti coi quali avrà, dal 4 al 6 febbraio, incontri individuali di 20 minuti circa (con Putin saranno di più) rispettando rigide misure anti-Covid, tra divieto di strette di mano, distanziamento, mascherine e delegazioni ridotte al minimo.

Tra gli altri leader, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman, l’emiro del Qatar e il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed. Poi, i presidenti del Kazakistan Kassym-Jomart Tokaïev e quelli di Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Kirghizistan.

Tra i reali, la principessa Sirindhorn della Thailandia e il principe Alberto II di Monaco. Tra gli invitati europei confermati il presidente della Polonia, Andrzej Duda, positivo al Covid a inizio gennaio, e della Serbia, Aleksandar Vucic.

Il numero uno dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus e il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sono tra i vertici delle istituzioni globali presenti.

Tutte le delegazioni straniere saranno ospitate nei residence intorno allo Yanqi Lake, a nordovest di Pechino, ad eccezione di quelle di Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti che hanno prenotato in blocco alcuni degli hotel più lussuosi della capitale peraltro non coinvolti “nel sistema delle bolle”, piegando le pressioni cinesi “per rappresentanze snelle ed essenziali”.

Rigide le regole antipandemiche per la cerimonia d’apertura: trasporto allo stadio, dopo accurati controlli sanitari e tamponi, con 6 ore di anticipo e con il consiglio di “proteggersi dal freddo”. Alla fine, in assenza di contagi, i partecipanti dovranno sottoporsi a una settimana di osservazione più test. In caso di contatto leggero con un contagio, il protocollo prevede 7 giorni di quarantena più osservazione, mentre per un contatto stretto il baratro di tre settimane di quarantena nei centri Covid