“Rete ucraina Tlc resiste, anche agli hacker”

Una immagine allusiva alla trasmissione di dati ad ultra velocitá nell' internet. (giornaledisondrio.it)

ROMA.  – “In molti si sorprendono della resilienza delle rete di comunicazione ucraina, ma non è così facile buttare giù la rete di un Paese. É fatta di tante infrastrutture fisiche distribuite e non sempre visibili come la torre della tv di Kiev bombardata ieri. Sono individuabili solo con un lavoro di intelligence, neanche gli hacker possono riuscirci”: è il parere all’ANSA di Antonio Capone, docente di Telecomunicazione al Politecnico di Milano, che sottolinea come l’arrivo dei terminali di Elon Musk per accedere a Internet satellitare abbia “un valore maggiore delle armi” perchè consente in casi estremi di “non staccarsi dal mondo”.

L’Ucraina in questi giorni di conflitto è rimasta largamente connessa a Internet, con qualche rallentamento sotto il peso delle connessioni e con interruzioni della banda larga in aree con pesanti combattimenti. Ma sostanzialmente ha retto e al momento non sembrerebbe influenzata dall’invasione russa.

“Non è facile buttare giù la rete di una nazione perchè non esiste un unico punto da colpire – spiega Capone – è fatta di tante strutture distribuite, luoghi con fibre ottiche, server, nodi di rete, sono Internet exchanging point, dove c’è lo smistamento del traffico. Spesso sono in edifici civili anche anonimi, non visibili come la torre radio colpita ieri. Per buttare giù la rete di una nazione c’è bisogno di un grande lavoro di intelligence per individuare tutti questi punti e distruggerli fisicamente. Non è impossibile ma richiede tempo e forse per la Russia l’azione militare è la più immediata e visibile in questo momento”.

Anche gli hacker che sono impegnati sul terreno della mcyberguerra “non possono buttare giù la rete dell’Ucraina”. “Vanno a intercettare dei server e dei sistemi di siti istituzionali o anche di infrastrutture critiche come una centrale nucleare o energetica – osserva – ma non possono mettere ko l’intera rete di telecomunicazioni, solo fare operazioni mirate”.

“Il pericolo che vedo, dal punto di vista delle telecomunicazioni – aggiunge l’esperto – è se la Russia riesce a prendere un pezzo di potere, allora potrebbe costringere le persone che controllano o gestiscono le Tlc  a spegnere la rete, con minacce e imposizioni. Questo è un pericolo molto più grosso delle bombe”.

In questo senso è molto importante l’arrivo in Ucraina dei dispositivi di Elon Musk che permettono il collegamento a Internet attraverso i satelliti di Starlink. “Servono perchè col perdurare della guerra, nel caso venissero distrutte una parte di queste infrastrutture fisiche, governo e istituzioni – conclude l’esperto – possono collegarsi al web indipendentemente da dove si trovino. Questo ha un valore maggiore delle armi e consente di non  staccarsi dal mondo”.

(di Titti Santamato/ANSA).

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