8 marzo: campagna per far conoscere numero antiviolenza 1522

(ANSA) – ROMA, 07 MAR – Differenza donna, l’associazione che gestisce il numero antiviolenza 1522 del Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla vigilia dell’8 marzo ha lanciato il progetto “Accanto alle donne per davvero”, che prevede una collaborazione con Acqua Rocchetta proprio per promuovere la conoscenza della linea telefonica. Verrà lanciata una importante campagna di comunicazione attraverso tutti i media tradizionali (TV, Radio, Stampa) e digitali (Web e Social Media), ma anche attraverso la personalizzazione del packaging, con il quale Acqua Rocchetta entra abitualmente nelle case di circa 5 milioni di famiglie italiane. Sono previste anche altre iniziative: dalla sensibilizzazione contro stereotipi e pregiudizi di genere, al sostegno concreto per l’ospitalità nelle Case rifugio e l’accoglienza nei Centri antiviolenza gestiti da Differenza Donna . Saranno inoltre attivati percorsi di empowerment e orientamento al lavoro con il per favorire una solida autonomia sociale, lavorativa, economica, abitativa. “E’ un grande progetto – ha spiegato la presidente di Differenza Donna Elisa Ercoli – che si realizzerà per tutto questo anno. ‘Accanto alle donne per davvero’ non è uno slogan ma è quello che noi facciamo, che vogliamo fare ed è quello che sappiamo fare. Nel progetto di autonomia ci occuperemo principalmente di due livelli di attività: il primo livello è di sostenere l’autonomia delle donne in uscita dalla violenza, ma anche una grande diffusione del numero 1522 numero di pubblica utilità antiviolenza e anti-stalking”. La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglie Elena Bonetti ha sottolineato: “Sappiamo come il 1522 non sia semplicemente un numero di richiesta di aiuto ma è anche un elemento di connessione con tutta quella rete straordinaria che nel nostro Paese svolge un compito importantissimo che è anche quello di accompagnare le donne in una prospettiva di salvezza e di riacquisizione di un proprio spazio di libertà e di autonomia e di dignità che la violenza ancora nega a troppe donne nel nostro Paese. Nessuna donna si deve sentire sola nel nostro Paese – ha ribadito – e tutte le ragazze devono sapere che chiedendo aiuto d’altra parte ci sono altre donne che possono accompagnarle a trovare una nuova speranza”. Per la ministra “parlare di violenza il giorno prima dell’8 marzo è importante perché quelle pari opportunità e quella dignità che viene negata alle donne attraverso la discriminazione, e soprattutto la violenza, sono la negazione della scelta democratica che invece noi dobbiamo affermare ogni giorno come un principio fondativo del nostro essere Stato”. (ANSA).