Amazzonia: estrazione minerali, prima vittoria per Bolsonaro

Alberi tagliati in una deforestazione nell'Amazzonia.
Alberi tagliati in una deforestazione nell'Amazzonia. (Ansalatina)

BRASILIA.  – Il governo brasiliano ha ottenuto una importante vittoria al Congresso, dove è stata approvato l’iter di “urgenza” nell’elaborazione di una legge che consente lo sfruttamento delle terre indigene in Amazzonia per estrarre i minerali necessari al settore agricolo, dopo il blocco delle importazioni a causa delle sanzioni per la guerra in Ucraina.

Oltre l’80% dei fertilizzanti utilizzati in Brasile veniva finora acquistato da Russia e Bielorussia.

Il provvedimento è stato approvato la notte scorsa con 279 voti a favore e 180 contrari. Mentre avveniva la votazione, decine di artisti, indigeni e religiosi hanno protestato contro il progetto promosso dal presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, davanti alla Corte suprema (Stf).

“La deforestazione dell’Amazzonia è andata fuori controllo, la nostra credibilità internazionale è devastata”, ha affermato il cantante Caetano Veloso.

“Questo progetto di estrazione mineraria sta uccidendo i popoli indigeni, ci uniamo agli artisti in questo grido in difesa della vita”, ha detto a sua volta la leader dell’Articolazione dei popoli indigeni brasiliani (Apib), Sonia Guajajara.

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