Scoperta Earendel, la stella più lontana dell’universo

Eärendel, la stella vespertina.
Eärendel, la stella vespertina.

ROMA. – Si chiama Earendel ed è la stella più lontana dell’universo, a poco meno di 13 miliardi di anni luce di distanza e formatasi circa 900 milioni di anni dopo il Big Bang. A scoprirla sfruttando l’innovativa tecnica del microlensing grazie alle immagini fornite dal telescopio spaziale Hubble è stato un gruppo di ricerca guidato da Brian Welch, dell’università Johns Hopkins a Baltimora, il cui lavoro è stato pubblicato su Nature.

Il nome Earendel arriva da un termine dell’inglese antico che significa ‘stella del mattino’ o ‘luce nascente’, un nome perfettamente adatto a questo nuovo oggetto osservato da Hubble che risulta essere la più lontana singola stella mai osservata, quindi la più antica. Earendel sarebbe nata quando l’universo aveva appena 900 milioni di anni.

Di oggetti cosmici più lontani ce ne sono tanti altri, come la galassia GN-Z11 a 13,4 anni luce di distanza, ma sono tutti ‘aggregati’ formati da milioni di stelle talmente distanti non poter essere distinte tra loro. A permette l’osservazione di questa singola stella è stato il microlensing, ossia il fenomeno previsto dalla teoria della Relatività in cui la luce proveniente da un oggetto molto lontano viene ‘ingrandita’ da un terzo oggetto, con una massa tale da distorce il passaggio della luce, che si trova tra la sorgente e l’osservatore.

Una tecnica che sfrutta una certa dose di fortuna ma che più di una volta in questi anni ha permesso di osservare oggetti lontanissimi impossibili da vedere in forma ‘tradizionale’. Secondo i ricercatori la nuova stella avrebbe una massa di 50 volte quella del Sole e potrebbe essere in realtà un sistema binario, composto da due stelle. Altri dettagli sono stati impossibili da cogliere me con il nuovo telescopio spaziale James Webb si potranno avere maggiori dettagli su questa lontanissima stella nata all’alba dell’universo.

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