Doha pronta a sorteggio, Fifa ferma su Mondiale biennale

Il pallone del mondiale Qatar 2022 “Al Rihla”, TWITTER

LOSANNA. – É già tempo di Qatar 2022. Domani comincia il Congresso della Fifa che riunirà le 211 federazioni nazionali affiliate, metterà a punto i dettagli organizzativi del sorteggio dei gironi di venerdì, definendo la griglia delle teste di serie, e non si occuperà del progetto di dare cadenza biennale alla Coppa del Mondo dopo l’edizione del 2026, che sarà la prima col format allargato a 48 squadre.

Per ora quindi non se ne parla di dimezzare i tradizionali quattro annI che, fin dal 1930, passano da un Mondiale all’altro. Oltretutto la proposta di riforma, e quindi del torneo biennale, portata avanti dal presidente della Fifa Gianni Infantino aveva incontrato forte ostilità soprattutto tra le stelle del pallone e le federazioni europee e del Sudamerica.

Non a caso, lo “studio di fattibilità” su un Mondiale ogni due anni, di cui aveva parlato Infantino, era stata subito accolto da una feroce opposizione. Fin da allora la Uefa aveva preso il comando del fronte del “no”, affiancata dall’omologo sudamericano (Conmebol), poi dal World Leagues Forum che  riunisce una quarantina tra campionati professionistici e organizzazioni varie. Tra le critiche, l’impatto sulla salute fisica e mentale dei giocatori, sull’economia delle competizioni nazionali, sui club costretti a liberare i nazionali.

“Per noi non è un’idea, quindi non ha senso discuterne: non esiste”, ha detto il leader del Qatar Nasser Al-Khelaïfi, presidente del Paris SG e della potente European Association of Clubs (Eca). Il dibattito aveva poi superato i confini del calcio, a causa della netta presa di posizione, ovviamente contraria, da parte del Comitato Olimpico Internazionale (Cio)  preoccupato di vedere la Coppa del Mondo biennale invadere il territorio degli altri sport.

“Per tutti i protagonisti del calcio, un Mondiale biennale è fuori questione. Sono felice che anche la Fifa lo abbia capito”, ha assicurato a inizio marzo Aleksander Ceferin, presidente Uefa, convinto che il progetto fosse ormai “da escludere”. Lo scorso dicembre la Fifa aveva rinunciato a sottoporlo al voto nel Congresso di Doha, e non è prevista nemmeno una discussione più ampia della revisione del calendario internazionale oltre l’orizzonte 2024, quando invece la Fifa vuole assolutamente che parta il primo Mondiale per club anche questo ‘allargato’, a 24 o 32 squadre.

Intanto, mentre in Qatar è stato presentato “Al Rihla”, il pallone del Mondiale e anche, così viene definito, “il più veloce di sempre”, ieri notte si è qualificato all’ultimo tuffo, con un gol al 124′, anche il Camerun, che ha vinto 2-1 in Algeria ribaltando lo 0-1 che aveva subito in casa. Dopo lo 0-1 a favore dei Leoni Indomabili nei tempi regolamentari, gli algerini avevano pareggiato al 119′ e sembrava fatta. Invece la rete al quarto minuto di recupero dei supplementari di Toko Ekambi, li ha gelati.

“Siamo crollati. Abbiamo sospeso le nostre vite per questa partita, per il nostro paese e la nostra gente. Il cielo è caduto sulle nostre teste”, il commento tra le lacrime del ct algerino Djamel Belmadi. Dentro il Portogallo di Cristiano Ronaldo (“al quinto Mondiale, voglio vincerlo”) e la Polonia di Lewandoski, fuori la Svezia di Ibra, il Cile di Vidal, la Colombia di Zapata; spera il Perù con Lapadula.

Al sorteggio ci saranno tre X perché i nomi di tre nazionali qualificate si conosceranno solo a giugno: saranno una tra Galles, Scozia o Ucraina, una tra Costa Rica, Nuova Zelanda e Isole Salomone e una tra Perù, Australia ed Emirati Arabi. E stop a ipotesi fantasiose come quella di un ripescaggio non si sa bene a beneficio di chi (è circolato anche il nome dell’Italia) e a danno dell’Iran per il fatto che ieri a Mashhad, per il match con il Libano, è stato vietato l’ingresso alle duemila donne che avevano acquistato il biglietto, e ciò in contrasto con l’avvertimento che la Fifa aveva dato nei mesi scorsi alla federcalcio iraniana. Ma Azmoun e compagni in Qatar ci saranno, i timori di esclusioni sono irrealistici e fantasiose le ipotesi di ripescaggi.

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