MADRID — Dopo settimane di voci incontrollate, il governatore dell’Andalusia Juanma Moreno ha dissipato gli ultimi dubbi sul futuro prossimo politico della regione: l’avventura della coalizione di centrodestra Partito Popolare (PP)-Ciudadanos iniziata nel 2019 è “arrivata alla fine” e “prima dell’estate” si andrà al voto anticipato, annunciava ieri a cronisti locali dalla località di Andújar (Jaén). Uno scenario che molti davano quasi per scontato, ma sul quale Moreno stesso non aveva ancora dato indicazioni definitive. Ora si attende solo la conferma sulla data dellle elezioni.
Il motivo principale per chiudere la legislatura prima dei quattro anni previsti, secondo il governatore popolare, è il fatto che l’Andalusia “abbia bisogno” di una nuova legge di bilancio, dopo che il mancato accordo tra partiti per la finanziaria 2022 ha portato a prorogare quella dell’anno precedente.
La regione — che con oltre 8,4 milioni di abitanti è la più popolata della Spagna — sarà quindi la terza governata nel centrodestra (PP-Ciudadanos) in cui, nel giro di poco più di un anno, si torna a votare prima del tempo dopo l’interruzione anticipata dell’ultima legislatura. Nei casi precedenti — Comunità di Madrid, maggio 2021 e Castiglia e León, febbraio 2022 — l’esito del voto anticipato ha portato a nuovi governi di destra: a Madrid con Isabel Díaz Ayuso, popolare appoggiata dall’esterno da Vox, e in Castiglia-León con la prima coalizione regionale PP-Vox, guidata da Alfonso Fernández Mañueco (anche lui un popolare). In entrambi i casi, Ciudadanos ha invece subito dure sconfitte nelle urne.
Per quanto riguarda l’Andalusia, che storicamente è considerato uno dei principali bacini elettorali del Partito Socialista, gli ultimi sondaggi danno in testa Moreno, ma senza maggioranza assoluta e con possibile necessità di un accordo con Vox: così lo indicano ad esempio quelli pubblicati ieri e oggi dai quotidiani El Mundo e La Razón.
Redazione Madrid
