Frenata dell’economia: il Pil si ferma a un +0,3% nel primo trimestre

La ministra dell'Economia e ora futura presidente del BEI, Nadia Calviño

MADRID — Le conseguenze internazionali della guerra in Ucraina iniziano a pesare sull’economia spagnola, sommandosi ad altri fattori di instabilità come la pandemia di Covid. Un segnale chiaro arriva dal dato preliminare dell’Istituto Nazionale di Statistica (Ine) sulla crescita del Pil nei primi tre mesi : +0,3%, un valore distante dal 2,2% registrato nel trimestre precedente. Il rilevamento statistico dell’Ine è stato inoltre accompagnato nella mattinata di oggi dal taglio delle stime di crescita annunciato da Madrid, che ora per il 2022 prevede un +4,3% e non più un +7%. “L’impatto economico dell’invasione dell’Ucraina produce effetti su tutto in termini globali”, ha affermato la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño.

Prezzi energetici alle stelle, inflazione altissima, proteste di autotrasportatori, interruzione di catene di distribuzione e di approvvigionamento di materie prime in alcuni settori: sono diversi i fattori — più o meno direttamente legati alle due grandi crisi crisi internazionali che colpiscono attualmente l’Europa, il Covid e la guerra — che hanno inciso sull’attività economica del primo trimestre. Un contesto che ha portato a una drastica riduzione dei consumi da parte delle famiglie (-3,7%) in questo periodo, secondo quanto mostrato dall’Ine. Situazione in contrasto con quella registrata nei tre trimestri precedenti (+4,9%, +0,6% e +1,5%, rispettivamente), che rischia di interporre ostacoli non da poco al percorso di ripresa economica disegnato dal governo per il post-pandemia.

Del resto, vari organismi internazionali avevano già anticipato stime di crescita meno ottimistiche di quelle elaborate dall’esecutivo inizialmente. “Ci allineiamo a quelle degli organismi internazionali”, affermato Calviño spiegando il dietro-front sulle previsioni di crescita. Pronostici che il governo, ha aggiunto la vicepremier, ha corretto adottanto “il principio della massima prudenza” a causa “dell’intensa incertezza generata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina”. Ma lo scenario attuale, tuttavia, non fa dubitare Madrid della convinzione che la crescita si manterrà. “Tutti gli organismi prevedono che la Spagna manterrà una forte crescita economica nel 2022 e nel 2023, al di sopra della media europea”, ha dichiarato Calviño. Per l’anno prossimo, ora la previsione è che il Pil cresca del 3,5%. Tra gli aspetti che non fanno perdere l’ottimismo all’esecutivo, ci sono la “tendenza alla normalità” registrata nel settore del turismo e la fiducia nella messa in moto dei piani legati al Recovery e nella “ripresa degli investimenti”.

Redazione Madrid