Volontieri: “Non esiste una tendenza nella moda”

CARACAS – Lo stilista e “personal shopper”, Claudio Volontieri, lavora da 42 anni nel settore della moda. Confessa che “è una passione” che ha “nel sangue”; un amore che ha ereditato dalla madre che lavorava nel mondo della moda, “organizzava sfilate, haute couture”.

“Per fortuna non ho seguito i suoi consigli– ci afferma sorridendo – Mia madre diceva che quello della moda è un mondo complicato, terribile”.

Ed invece Volentieri è diventato un professionista, un uomo di successo, felice del suo lavoro. È tornato a Caracas, dopo 4 anni, per presentare la collezione “primavera-estate 2022” al “Casablanca Fashion Group”. Nello “Show-Room” della boutique della Castellana, location esclusiva per il suo “trunk show”, il consulente parla con la “Voce” del suo lavoro e del mondo della moda.

Mi vesto con bermuda e tuxedo

Vestito con una giacca da smoking e comodi “sandali-zoccoli”, l’esperto ci aggiorna subito circa i nuovi orientamenti nel mondo “fashion”, chiarendo che “ora non si può parlare di una vera tendenza”.

“Si va con gonna lunga o s’indossa lo smoking al mattino – ci dice -. Si calzano décolleté nel corso della mattina, e sneakers, sandali o zoccoli a sera. È una rivoluzione mondiale. Oggi puoi indossare un abito lungo al mattino e una maglietta ed un jeans possono essere la combinazione perfetta a sera. Ciò vale anche per l’uomo: smoking al mattino e a sera con una camicia, una t-shirt. Nelle ultime sfilate – aggiunge – abbiamo fatto indossare ai nostri modelli bermuda con le giacche da smoking. Per la prossima stagione, io sarò tra chi uscirà in strada proprio così…con bermuda e la giacca da smoking. Soprattutto di sera”.

-Ha uno stile suo personale?

“Oggi, smoking e sandali. Mi piace la moda. Ho iniziato a lavorare in questo mondo circa 42 anni fa. La moda l’ho nel sangue. Io non mi fisso sui capi firmati. Indosso quello che mi piace. Mi piace molto combinare firme”.

– Tessuti e colori particolarmente in voga?

 “La seta, lo chiffon…. In quanto ai colori, va per la maggiore, il viola, il ‘Very Peri’. Lo usano tutti. Valentino ha fatto tutta una sfilata ‘rosa shocking’ a Milano. Era tutto rosa shocking. Io ho comprato anche abiti fucsia e li indosso. È il colore nuovo, ma non è facile da combinare. Quindi puoi comprare dei pezzi ma poi alle fine indossi altri colori.”

E le cravatte appartengono al passato? Secondo Volontieri no.

“Diciamo che la cravatta è stata in decadenza per 80 per cento. Ora sta tornando.  Sta tornando perché tutti la propongono. È un accessorio che l’uomo sempre deve avere e deve mettere”.

Cosa non deve mancare nel guardaroba?

“Per me, una donna deve avere un tubino nero e una gonna nera. E l’uomo deve avere la cravatta e un vestito nero. Nel guardaroba per me è fondamentale. Non dovrebbe mai mancare perché se uno non sa cosa mettersi, indossa un vestito nero ed è perfetto… una camicia bianca, una fictions nera, o una gonna negra una camicia bianca e tutto è a posto. O anche uno short e una giacca da tuxedo, con gli stivali va benissimo”.

Donne venezuelane fashions

Il mercato venezuelano, dove uomini e donne gustano del buon look, risulta attraente per Volontieri che viaggia per tutto il mondo e che ha anche vissuto nei Caraibi ed a Caracas nel 2004, per qualche mese.

“Penso che sia alle donne – valuta- che agli uomini piaccia molto seguire la moda. Gli affascina, poi, il ‘made in italy’ ed anche il ‘trend’ delle firme francesi. Gli uomini, in Venezuela, amano orientarsi verso il classico –precisa-. In cambio, le donne sono molto fashions. Gli uomini stanno cominciando ad apprezzare marche come Dolce Gabbana, Hugo Boss. In altre parole, cominciano a capire come è la moda”.

Il consulente e professore nell’Istituto Europeo di Design di Milano, oltre a “Fashion Buying” e “Visual Merchandising”, svolge il ruolo di “personal shopper” per alcuni clienti.

“Sono qua anche per aiutare le donne, e gli uomini che magari non hanno gusto ed hanno voglia di vestirsi bene. Come ‘personal shopper’ offro consigli, li aiuto a vestire meglio. Non mi piace che i ragazzi, qui, vendano tanto per vendere. Desidero che la gente esca contenta da Casablanca, sicura di vestire elegante.

Novitá in arrivo

Come in tanti altri settori, Volontieri spiega che anche il suo si è risentito degli effetti della pandemia.

“Sempre e tutto con internet – si lamenta -. Sempre e tutto col computer. Era molto difficile lavorare. Mi piace vedere una sfilata, andare ad uno showroom e fare acquisti. É molto più impattante, più bello e molto più facile.

Ha ripreso a visitare il Venezuela, dove ha relazione “di lavoro e di amicizia da molti anni con Carlos e Gabriella Dorado, proprietari del Gruppo Casablanca”. Li conosce da quando lavorava da Giorgio Armani.

 “Ho vissuto qua nel 2004 per pochi mesi- racconta-. Ho continuato a viaggiare in Venezuela per curare l’immagine di Casablanca. Verrò spesso, 2-3-4 volte all’anno. Ci siamo bloccati per la pandemia ma adesso che ci si può muovere di nuovo… Mi piace Caracas, mi piace Casablanca e continuo a lavorare con loro”.

Il gruppo Casablanca che lavora con firme come Valentino, La Perla, Roberto Cavalli, Vilebrequin, Chanel, Prada, Moncler, Hugo Boss, Emporio Armani, Dolce&Gabbana, Frette, Tod ́s y Sundek, é sempre in espanzione”, comenta.

 

“È in continua espansione -commenta -. Prossimamente arriveranno dei ‘capi’ nuovi. Non posso dire altro. Con Gabriella e Carlos stiamo facendo un bellissimo lavoro, sono molto bravi”.

Roberto Romanelli / Redazione Caracas

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