Video shock, i russi sparano su due civili a Kiev

Truppe russe in Ucraina. (ANSA)

ROMA.  – Il 16 marzo scorso, lungo una delle arterie che porta alla capitale ucraina Kiev e che era stata nei giorni precedenti teatro di pesanti combattimenti, telecamere di sorveglianza di una concessionaria registrano un duplice omicidio: cinque soldati russi fanno irruzione e sparano senza apparente motivo su due civili disarmati, uccidendoli.

Il video, trasmesso dalla Cnn, è adesso fra i documenti che potrebbero costituire una prova dei crimini di guerra da più parti attribuiti alle forze russe in Ucraina. Un procuratore ucraino ha infatti dichiarato di avere aperto un’indagine dopo avere visto le immagini ottenute dall’emittente americana.

Passa anche da qui la lunga strada della raccolta di prove potenziali, documenti, testimonianze necessarie per stabilire le responsabilità sul campo e verificare le accuse da più parti mosse ai militari russi impegnati nella “operazione speciale” in Ucraina lanciata dal Vladimir Putin il 24 febbraio scorso. Passa anche da un video shock come questo che sembra scandire alla luce del sole le atrocità di cui Mosca è accusata. La Cnn ne pubblica fotogrammi anche sul suo sito, descrive in dettaglio l’orrore quasi camuffato da “normalità” e raccontato perfino da più angolature.

Si vedono i soldati russi che cercano di fare irruzione in una concessionaria sparando alle serrature e rompendo i vetri. Quando il proprietario si avvicina con le mani alzate, lo fermano e sembrano perquisirlo in cerca di armi. Arriva anche il guardiano e anche lui viene perquisito. C’è uno scambio di frasi, poi i soldati si allontanano e i due civili vanno verso il posto di guardia del negozio.

A quel punto almeno due soldati arrivano alle spalle degli uomini e aprono il fuoco. Entrambi i civili cadono a terra. Una delle vittime è il proprietario della concessionaria, la cui famiglia ha chiesto di non essere citata.

L’altro è Leonid Oleksiyovych Plyats, un uomo di 68 anni che lavorava come guardiano. Plyats era ancora vivo quando i soldati si sono allontanati per entrare nella concessionaria: il video lo fa vedere mentre si alza, va zoppicando al suo posto di guardia e prende un telefono per chiedere aiuto. I volontari, a causa dei combattimenti in corso, non riescono ad arrivare subito. Infine quando riescono a raggiungerlo lo trascinano fuori, lasciando un’ampia striscia di sangue. L’uomo è morto.

Proprio in queste ore intanto l’Onu ha lanciato un’inchiesta sulle atrocità che vengono attribuite alle forze russe in Ucraina: un tavolo su cui sono destinati ad approdare più di un video come quello della Cnn. Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha votato a larga maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina e l’obiettivo è anche di contribuire a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.

In particolare il Consiglio ha approvato per 33 voti favorevoli e due contrari la bozza di risoluzione presentata dall’Ucraina per avviare un’indagine su presunte violazioni nelle regioni di Kiev,Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA).

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