“Roma desordenada”, mosaico variegato della città eterna composto da un diplomatico spagnolo

MADRID — A malincuore, per motivi professionali, ha dovuto lasciarla. Ma per Juan Claudio de Ramón, 40enne diplomatico spagnolo, Roma resta “il chilometro zero della nostra cultura; un aleph alla nostra portata, da cui contemplare l’universo”. Insomma, una città sulla quale, alla fine, resistere alla tentazione di scrivere qualcosa diventa forse “più ridicolo” che cedervi.

Il risultato di questo impulso è il libro ‘Roma Desordenada’, “relazione scombinata di amori topografici e delle storie che evocano”. Cose “pensate, vissute o lette” nella ‘città eterna’. E che ora vedono la luce in un volume di 344 pagine pubblicato in Spagna dall’editoriale Siruela.

A Roma, De Ramón ha vissuto per cinque anni: periodo in cui ha lavorato come funzionario all’ambasciata del suo Paese. È in questa fase che è maturata in lui, poco a poco, la necessità di mettere nero su bianco esperienze vissute nella capitale, ha spiegato il diplomatico e scrittore in un evento di presentazione tenutosi nei giardini di un’altra ambasciata. quella italiana a Madrid. Un lavoro completato poi dopo il rientro a Madrid, nel 2020.

Per la giornalista e scrittrice venezuelana Karina Sainz Borgo, incaricata di condurre un dialogo con De Ramón per l’occasione, il nuovo libro evoca la Roma “di chi la gira a piedi”. E l’opera stessa assume la dimensione di  “un umanismo che accompagna la città”. Un percorso che va avanti e indietro nel tempo e nello spazio, tra scoperte (e riscoperte) del passato culturale e storico della capitale romana e l’esplorazione della sua dimensione attuale, tra passeggiate esplorative dei suoi rioni e la ricerca dei suoi cantucci più nascosti. Perché Roma, sostiene De Ramón nel libro, “ha molteplici volti, tutti reali, tutti contemporanei”.

Secondo l’ambasciatore a Madrid Riccardo Guariglia, l’opera del collega diplomatico rispecchia la “curiosità” che è anche una delle caratteristiche “più importanti” di un buon diplomatico. Necessaria per comprendere davvero il Paese in cui è chiamato a rappresentare il proprio. E che inoltre, nel caso di questo scrittore madrileno, ha permesso di portare alla luce un libro che “trabocca di amore” per la capitale italiana, oltre che “colto e interessante”, con un finale “commovente”.

Nell’occasione, Guariglia ha anche ricordato che Roma è stata candidata come città ospite dell’Expo 2030.

“Speriamo che questa candidatura possa aver successo anche grazie al sostegno del popolo spagnolo, nostro amico”, ha affermato.

F.R./Redazione Madrid