Biden blinda Finlandia e Svezia: “Nato più utile che mai”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante il summit del G7. (
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden cammina davanti il logo della Nato a Bruxelles. (ANSA)

WASHINGTON.  – Dal pulpito della Casa Bianca Joe Biden ha benedetto l’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, definendolo un “momento storico”, prima di partire per una missione strategica in Asia con l’obiettivo di inviare alla Cina l’avvertimento che la forza e l’unione dimostrata dall’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin possono manifestarsi ancora.

“La Nato oggi è importante, efficace e necessaria come non mai”, ha dichiarato Biden in una conferenza nel Giardino delle Rose, affiancato dalla premier svedese Magdalena Andersson e dal presidente finlandese Sauli Niinisto. “Un’alleanza indispensabile per la pace e un mondo libero”, ha sottolineato il presidente americano assicurando a Helsinki e Stoccolma “il forte, totale e completo sostegno degli Stati Uniti”.

Un endorsement più forte di questo i leader dei due Paesi non potevano auspicare. Per Biden, Svezia e Finlandia “soddisfano tutti i requisiti” per entrare nella Nato e con loro l’Alleanza “più potente del mondo” sarà ancora più forte. Il presidente, che ha già inviato i documenti al Congresso, ha invitato tutti gli altri alleati a procedere con l’approvazione dell’allargamento.

Resta il nodo Turchia alla quale si è rivolto direttamente il presidente finlandese dal podio della Casa Bianca. “Prendiamo il terrorismo in modo serio e lo combattiamo. Siamo pronti a discutere con Ankara di tutte le sue preoccupazioni. Ci impegniamo a garantire la sicurezza della Turchia come la Turchia farà con noi”, ha assicurato Niinisto a propósito dell’accusa rivolta da Erdogan a Helsinki di proteggere  “terroristi curdi”. Più in generale, Biden ha ribadito che gli Stati Uniti restano “vigili su qualsiasi minaccia alla sicurezza e scoraggeremo o affronteremo ogni intimidazione contro Svezia e Finlandia”, ma anche contro tutti gli altri membri della Nato.

Una coesione dell’Alleanza di fronte all’aggressione della Russia che il presidente americano vuole esibire, stavolta in chiave anti-Pechino, nella sua prima missione in Asia. “Vogliamo mostrare”, ha spiegato il consigliere per la Sicurezza nazionale illustrando il viaggio di Biden in Corea del Sud e Giappone, “cosa succede nel mondo quando le democrazie e le società aperte si uniscono per definire le regole, delineare le architetture della sicurezza, rafforzare alleanze storiche.

É un messaggio potente che arriverà a Pechino”. Con “il vento in poppa” di questa ritrovata unione, corroborato anche del nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina da 40 miliardi di dollari appena approvato dal Senato Usa, Biden inizia il suo viaggio di quattro giorni durante il quale il parteciperà a Tokyo ad una riunione virtuale del Quad con Australia e India, irritati dal recente patto di sicurezza tra Pechino e le isole Salomone.

Sulla missione, tuttavia, incombe l’ombra di Pyongyang. La Casa Bianca ha escluso che Biden possa compiere una visita alla zona demilitarizzata tra le due Coree. Per l’intelligence Usa c’è, invece, “una reale possibilità” che la Corea del Nord possa lanciare un missile a lungo raggio, effettuare un test nucleare “o entrambi” prima, dopo o durante la visita del presidente americano nella regione.

“Siamo pronti ad ogni eventualità, anche che ciò avvenga quando siamo in Corea del Sud e Giappone”, ha detto ancora il consigliere per la Sicurezza nazionale assicurando di essere in stretto contatto con i partner dell’area per fronteggiare, nel caso, la provocazione di Pyongyang.

(di Benedetta Guerrera/ANSA).

Lascia un commento