Confermati almeno 7 casi di vaiolo delle scimmie in Spagna

MADRID — Almeno 7 contagi confermati in via preliminare e altri 29 sospetti attualmente in fase di analisi: sono questi gli ultimi dati resi noti da autorità sanitarie e media in Spagna riguardo al vaiolo delle scimmie (monkeypox), una malattia generalmente non grave ma su cui l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) vigila con particolare attenzione, dopo che ne sono stati segnalati alcuni casi al di fuori dell’area abituale di diffusione (Africa centro-occidentale).

Secondo quanto spiegato da specialisti, in generale, la malattia si esaurisce con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, è provocata da un virus non molto contagioso tra esseri umani e si trasmette principalmente attraverso l’esposizione alle goccioline di saliva ed i contatti stretti con lesioni cutanee infette o con lo scambio di liquidi corporei, come nei rapporti sessuali. I sintomi (tra cui febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee) possono essere lievi o gravi.

Dopo il Regno Unito e il Portogallo, la Spagna è stata ieri uno dei primi Paesi europei a confermare che era stata attivata una fase di analisi e sorveglianza su possibili casi di vaiolo delle scimmie. Nonostante sia stato segnalato che molti dei primi casi registrati riguardino uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, diversi esperti consultati da media iberici hanno ricalcato che non si tratta di una malattia esclusiva del mondo gay né di un’infezione trasmissibile per via sessuale. Nessuno dei casi sinora individuati in Spagna è grave.

Per il momento, riporta l’agenzia di stampa Efe, il Ministero della Sanità sta valutando “opzioni terapeutiche” per affrontare un’eventuale evoluzione dei contagi di vaiolo delle scimmie, comprese quella dell’acquisto di vaccini anti-vaiolo (che potrebbero essere efficaci ma non si somministrano più dai primi anni ’80).

Redazione Madrid