Giro d’Italia: acuto di Yates, Carapaz nuova maglia rosa

Spettatori incitano Simon Yates durante la 14esima tappa del Giro d'Italia da Santena a Torino.
Spettatori incitano Simon Yates durante la 14esima tappa del Giro d'Italia da Santena a Torino.. (Photo by Luca Bettini / AFP)

TORINO. – La Torino-Santena corsa con 35 gradi di temperatura, cambia la classifica del Giro d’Italia. L’ecuadoriano Richard Carapaz è la nuova maglia rosa, sfilata a Juan Pedro Lopez Perez, al traguardo con oltre 4′ di ritardo. mentre il britannico Simone Yates è il vincitore di tappa ed entusiasma al pari di Nibali e Pozzovivo.

La quattordicesima tappa della corsa rosa non ha tradito le attese e ha regalato grandi emozioni, i 147 chilometri tra Santena e la città della Mole sono stati ricchi di colpi di scena. Alla fine l’ha spuntata Yates, che ha tagliato il traguardo in solitaria ed è arrivato davanti a Hindley, Carapaz e Nibali.

“E’ stata una gara durissima, il piano iniziale era di andare in fuga ma non ci sono riuscito e ho dovuto battagliare – il commento del vincitore della Santena-Torino – e sono contento per questa vittoria di tappa”. A Yates, però, resta qualche rimpianto: “Ne ho perché sono venuto qui per vincere la corsa – aggiunge ai microfoni della Rai l’attuale numero 17 in classifica generale – comunque oggi sono felice per l’obiettivo raggiunto”.

Come previsto, i momenti di maggiore pathos si sono vissuti sulle salite di Superga e del Colle della Maddalena: Nibali ha combattuto e ha dato spettacolo, chiudendo poi al quarto posto. “Ci ho provato, ma ero controllato a vista – spiega lo ‘Squalo’ – perché, pur avendo accumulato ritardo nelle precedenti tappe, sono considerato ancora pericoloso per la classifica e mi temono”.

Il siciliano è all’ottavo posto nella classifica generale, con due minuti e 58 secondi di ritardo dalla nuova maglia rosa. “Faceva molto caldo ed è stata dura – dice Carapaz, che da oggi guarda tutti dall’alto in basso – e mi aspettavo che qualcuno sarebbe riuscito a riprendermi: volevamo raggiungere il primato entro la terza settimana, adesso ne abbiamo un’altra davanti per difenderlo”.

Oltre a Nibali c’è anche Pozzovivo, ad essersi meritato gli applausi delle migliaia di torinesi che hanno atteso i ciclisti all’arrivo in corso Moncalieri a pochi passi dalla Gran Madre e lungo le strade della collina torinese. “Mi sono difeso alla grande e mi sono gestito come meglio non avrei potuto anche perché avevo mal di schiena, è bello raccogliere qualche soddisfazione dopo tanti sacrifici” ha dichiarato il quinto classificato di tappa e nella classifica generale.

Qualche delusione, invece, per Landa, che ha chiuso settimo: “Ho fatto fatica a trovare il mio ritmo anche per le energie spese durante la settimana: ho perso tempo, ma non credo di aver perso il giro”.

Domani partenza ancora in Piemonte e arrivo in Valle d’Aosta: il percorso di 178 chilometri con un dislivello di 3.980 metri sarà tra Rivarolo Canavese e Cogne. Poi, dopo il lunedì di riposo, si aprirà l’ultima settimana del Giro: si entra davvero nel vivo, con la cronometro tra Verona Fiera e Verona Arena fissata per domenica prossima a concludere la 105/a edizione della corsa rosa.

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