Unicef, 20 milioni di bambini con troppo piombo nel sangue

Dhaka, Bangladesh, una delle città con maggior inquinamento atmosferico del mondo.
Dhaka, Bangladesh, una delle città con maggior inquinamento atmosferico del mondo. EPA/MONIRUL ALAM

ROMA. – Livelli elevati di piombo nel sangue di molti bambini, almeno venti milioni che vivono nei 39 Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e dell’Unione Europea. Non solo. Molti bambini respirano aria tossica sia fuori che dentro le loro case e il Messico rappresenta la maglia nera essendo uno dei Paesi con il maggior numero di anni di vita in buona salute persi a causa dell’inquinamento dell’aria.

E’ una denuncia allarmante quella che arriva dall’ultima Report Card pubblicata dal Centro di Ricerca Unicef Innocenti. Non si salva praticamente nessuno: la maggior parte dei Paesi ricchi sta creando condizioni malsane, pericolose e nocive per i bambini di tutto il mondo.

E se tutti i cittadini del mondo consumassero le risorse al ritmo dei paesi dell’Ocse e dell’UE, sarebbe necessario l’equivalente di 3,3 pianeti Terra per mantenere i livelli di consumo. Se tutti consumassero le risorse al ritmo di Canada, Lussemburgo e Stati Uniti, sarebbero necessari almeno 5 pianeti Terra. In Islanda, Lettonia, Portogallo e Regno Unito, un bambino su 5 è esposto a umidità o muffa a casa, mentre a Cipro, in Ungheria e Turchia più di uno su 4 ne è esposto. In Belgio, Repubblica Ceca, Israele, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera oltre 1 bambino su 12 è esposto a elevato inquinamento da pesticidi.

L’inquinamento da pesticidi è stato collegato al cancro, compresa la leucemia infantile, e può danneggiarne i sistemi nervoso, cardiovascolare, digestivo, riproduttivo, endocrino, sanguigno e immunitario. L’Italia si colloca sesta sui 39 Paesi nella classifica generale delle condizioni ambientali che influenzano il benessere dei bambini nei paesi industrializzati, raggiungendo un buon risultato.

In particolare, l’Italia risulta in una posizione buona (7°) per quanto riguarda il “mondo del bambino” (inquinamento dell’aria, inquinamento dell’acqua e avvelenamento da piombo) e in posizioni medie (rispettivamente 16° e 14°) per il “mondo intorno al bambino” (sovraffollamento, spazi verdi urbani e sicurezza stradale) e il “mondo in generale” (numero di pianeti Terra consumati, produzione di rifiuti elettronici ed emissioni di CO2 basate sui consumi).

I settori su cui esistono le maggiori criticità sono legati alla situazione abitativa: l’Italia risulta nella parte peggiore delle classifiche per quanto riguarda la percentuale di famiglie con bambini che hanno difficoltà a riscaldare la propria abitazione (10%), la percentuale di famiglie che vivono in un’abitazione sovraffollata (18,9%), la percentuale di bambini tra 0 e 6 anni che vivono in condizioni di disagio abitativo grave (5,9%) e le condizioni di sovraffollamento nel 20% delle famiglie con il più basso reddito (24,3%).

(di Simona Tagliaventi/ANSA)