Colombia elezioni: presenti osservatori di 27 organizzazioni

El presidente de Colombia Gustavo Petro. (ANSA)

BOGOTÁ.  – Lo svolgimento del primo turno delle elezioni presidenziali in calendario domenica sarà seguito da osservatori di oltre 27 organizzazioni internazionali. Lo ha reso noto il Registro nazionale dello stato civile.

In un comunicato il titolare del Registro, Alexander Vega Rocha, ha sottolineato che il voto in cui saranno scelti i prossimi presidente e vicepresidente per il periodo 2022-2026 “sarà il più osservato della storia colombiana”.

Alcune di queste missioni, ha precisato, sono solo di natura tecnica e hanno accompagnato le diverse simulazioni realizzate nelle scorse settimane, mentre  “ci sono otto missioni accreditate che svolgeranno un’attività complessa di fornitura di garanzie del processo elettorale, compresa la verifica del software e lo scrutinio dei voti”.

Si tratta di quelle dell’Unione europea (Ue), dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), della Fondazione internazionale per i Sistemi elettorali (Ifes), del Centro di consulenza e promozione elettorale (Capel), di Transparencia electoral (Argentina), dell’International Institute for Democracy and Electoral Assistance (International IDEA), della Association of World Election Bodies (A-WEB).

Vega Rocha ha concluso che questo è un modo per ottenere il massimo di chiarezza per il processo, indicando che come organizzazioni internazionali potranno esprimere un’opinione imparziale e “definire concetti che aiutino il proceso elettorale”.

Domenica 39 milioni di colombiani potranno scegliere il successore del presidente Iván Duque fra vari candidati. Secondo i sondaggi favorito è il candidato della sinistra Gustavo Petro che se non vincerà al primo turno, parteciperà ad un ballottaggio il 19 giugno con il leader della destra Federico Gutiérrez o con l’outsider indipendente Rodolfo Hernández.

Mentre, diversi parlamentari italiani  ed esponenti della società civile hanno lanciato un appello per lo svolgimento di elezioni libere e pacifiche in Colombia il prossimo 29 Maggio. All’appello hanno aderito tra gli altri Graziano Del Rio, Parlamentare PD, Stefano Fassina Parlamentare LEU, Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, Giovanna Martelli, Parlamentare nella scorsa legislatura che ha partecipato, come osservatrice internazionale, alle elezioni del Parlamento colombiano lo scorso marzo.

“Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la crescente violenza politica e ingerenza nelle elezioni presidenziali del 29 maggio in Colombia. All’inizio di questo mese il gruppo paramilitare La Cordillera ha reso pubblica l’intenzione di assassinare il candidato Presidente e attuale senatore Gustavo Petro e la candidata alla Vice Presidenza Francia Márquez è oggetto di una campagna di discriminazione.

Il suo essere donna, nera e ambientalista è condizione suficiente per essere esposta al pubblico scherno”, si legge nell’appello, in cui si aggiunge che “la violenza non si limita alle personalità politiche”, perché “quest’anno più di 50 leader sociali, sindacalisti, rappresentanti delle comunità indigene e dei movimenti contadini e ambientalisti, sono stati assassinati”.

Nell’appello si sottolinea che “l’Italia non può rimanere in silenzio. Abbiamo pagato un contributo altissimo per la Pace in Colombia: la vita di Mario Paciolla, giovane collaboratore delle Nazioni Unite, morto in circostanze non ancora chiarite e per il quale stiamo aspettando verità e giustizia. Questi avvenimenti richiedono maggiore vigilanza, controllo e trasparenza nelle elezioni presidenziali in Colombia”.