Festa della Repubblica a Madrid, omaggi alle vittime del Covid e della guerra

L'Ambasciatore Riccardo Guariglia e la Vicepresidente del Senato spagnolo, Cristina Narbona

MADRID — Anche a Madrid sono tornate le celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana. Con i giardini dell’ambasciata di nuovo palcoscenico di un ricevimento ufficiale per l’occasione.

Questa volta, su espressa volontà dell’ambasciatore Riccardo Guariglia, la cerimonia è stata “più sobria” rispetto al passato: una scelta effettuata come segno di “rispetto a tutte le vittime del Covid, così numerose nei nostri due Paesi, e a quelle delle “drammatiche conseguenze della guerra scatenata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina”.

Anche se in formato “ridotto”, alla cerimonia del 2 giugno hanno comunque assistito circa 500 invitati: tra loro, rappresentanti di istituzioni spagnole, del corpo diplomatico, del mondo aziendale e della comunità italiana nel Paese iberico.

In un discorso pronunciato di fronte ai presenti, Guariglia ha sottolineato come le relazioni bilaterali tra Spagna e Italia abbiano fatto recentemente un “gran passo avanti”, un fatto che permette a entrambi i Paesi di essere insieme “più forti”. L’obiettivo di entrambi, ha aggiunto, è quello di “continuare a consolidare e a sviluppare una robusta cooperazione, ad ampio raggio, tra Italia e Spagna, così importante nella comune cornice mediterranea ma anche nel contesto europeo”. Guariglia ha inoltre ricordato anche le attività dell’ambasciata per rafforzare i rapporti con Andorra.

Non è mancato il riferimento alla nostra comunità. Guariglia ha sottolineato l’impegno nei confronti dei connazionali “con una attenzione particolare alle fasce più vulnerabili”. Ha ricordato che nel 2021 è stata inaugurata la nuova sede del Consolato Generale a Barcellona e messo in evidenza che l’anno successivo è stato aperto “un nuovo, bellissimo e funzionale Vice Consolato di prima categoria ad Arona, Tenerife, proprio nell’ottica di assicurare il miglior servizio possibile ai nostri concittadini, che in Spagna sono in continua crescita”.

La signora Guariglia, l’Ambasciatore Riccardo Guariglia e la Vicepresidente del Senato Spagnolo, Cristina Narbona

Oltre all’ambasciatore, è stata invitata a realizzare un breve intervento Cristina Narbona, vicepresidente del Senato spagnolo e presidente del Gruppo di Amicizia ispano-italiano in questa Camera. “Per me l’Italia è quasi una seconda patria”, ha affermato in perfetto italiano, raccontando di essere cresciuta a Roma.  Ha ricordato che quando in Spagna regnava la dittatura franchista in Italia la democrazia era già una realtà consolidata. Quindi, come già fatto dall’Ambasciatore Guariglia,  ha tenuto a rilevare “l’importanza dell’amicizia tra Italia e Spagna”, due Paesi mediterranei ed europei, ha detto, “legati da un passato risalente a molti secoli addietro e da un destino comune”. C’è stato spazio anche per qualche battuta: “Gli italiani hanno i nostri stessi pregi e difetti, ma in un livello un po’ più alto”.

Nel corso della cerimonia, la banda della Guardia Civil ha eseguito prima gli inni nazionali dei due Paesi, poi quello dell’Unione Europea. Dopo gli interventi di Guariglia e di Narbona, i musicisti hanno proseguito con altri brani, mentre gli invitati hanno potuto usufruire di un rinfresco.

I presenti hanno anche potuto ammirare in anteprima due opere d’arte, un olio su tela del Seicento di scuola lombarda e un reliquario di San Clemente Papa del XVI secolo, trafugate in Italia e recentemente rinvenute in Spagna. Prima di essere riconsegnati al ‘Belpaese’, sarà organizzata una presentazione ufficiale delle due opere.

Redazione Madrid