F1: A Baku Hamilton corre con la stella arcobaleno

Max Verstappen (S) della Red Bull Racing e Lewis Hamilton della Mercedes-AMG Petronas lottano per la prima posizione. ANSA/EPA/SHAWN THEW

ROMA. – La Formula 1 si sposta in Azerbaigian per quello che si preannuncia essere, come accade praticamente ogni anno, il weekend più pazzo della stagione. Anche a Baku ci sarà la sfida tra Max Verstappen e Charles Leclerc, ma attenzione a Sergio Perez che dopo il successo di Monte Carlo si candida al ruolo di terzo incomodo.

Sul circuito di Baku sarà impossibile avere una gara ‘lineare’ complice il layout particolare del tracciato – che unisce rettilinei velocissimi stile Monza a tratti lenti e tortuosi degni di Montecarlo – e i muretti che circondano tutta la pista, senza lasciare il minimo spazio ad una qualche via di fuga in caso di errore. La sfida però non è solo per i piloti, ma anche per le scuderie, che devono trovare il modo per settare al meglio la monoposto cercando di trovare il giusto compromesso tra elementi contraddittori tra loro.

Tra Ferrari e Red Bull sulla carta sarà partita apertissima, potendo sfruttare entrambe i rispettivi punti di forza, senza dimenticare i progressi che le due vetture stanno facendo nell’altro senso: la F1-75, regina in trazione in questo inizio di mondiale, sta migliorando notevolmente sul fronte dell’efficienza, mentre al contrario la RB18, partita con un’efficienza aerodinamica di prim’ordine pur con qualche grattacapo (relativamente parlando) nei tratti a bassa velocità, è migliorata molto da questo punto di vista.

Con macchine complesse nella gestione delle frenate e nell’interpretazione delle curve lente, il pilota avrà modo di fare la differenza: Verstappen ha un conto in sospeso con l’Azerbaigian, Leclerc adora Baku, Perez sarà galvanizzato dal successo di Monaco e Sainz sta lavorando sodo per trovare con la F1-75 sensazioni migliori. Senza dimenticare gli imprevisti di Baku, sempre dietro l’angolo.

Intanto la Mercedes fa sapere che la stella sulle vetture di Lewis Hamilton e George Russell diventa arcobaleno a sostegno del ‘mese dell’orgoglio’ della comunità Lgbt. Così a Baku in questo fine settimana, così come a seguire in Canada e a Silverstone, il team delle ‘frecce d’argento’ sosterrà la comunità Lgbtq+ facendo correre le proprie auto col logo dipinto coi colori dell’inclusione e dell’orgoglio di tutti i generi e di ogni orientamento sessuale.

La “Pride Star” apparirà sul muso di entrambe le vetture di Lewis Hamilton e di George Russell così come sui lori caschi (oltre che in uno spazio online dedicato nel mese di giugno) per aumentare “la consapevolezza del mese del Pride e di ciò che rappresenta”, è scritto in una nota della scuderia.

Da sempre in prima linea in difesa dei diritti civili, Sebastian Vettel, in una intervista al magazine ‘Attitude” apre le forte della F1 ai piloti gay: “Forse in passato non sarebbe stato possibile, ma io credo che ora una pilota gay sarebbe benvenuto”, ha detto il tedesco della Aston Martin. Secondo Vettel “un pilota omosessuale accelererebbe anche l’eliminazione dei pregiudizi e aiuterebbe a spingere lo sport in una direzione migliore”.

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