Riecco l’Inghilterra, Mancini: “Non è una rivincita”

Il ct Roberto Mancini in conferenza stampa prima della partita contro il Galles.
Il ct Roberto Mancini in conferenza stampa. (ANSA)

ROMA. – L’unica cosa certa, alla vigilia di questa Inghilterra-Italia di Nations League, è che non sarà la rivincita dell’Eurofinale dell’anno scorso: lo ha fatto capire Gareth Southgate, ct di casa, lo ha detto in conferenza stampa Roberto Mancini, selezionatore degli azzurri e timoniere del nuovo corso.

Il giovanissimo torneo ideato dall’Uefa è l’ideale palcoscenico per una Nazionale che deve essere quasi del tutto rifondata e che deve lavare l’onta della doppia esclusione dalla fase finale dei Mondiali. E’ il momento dei scavare in profondità e, se necessario, raschiare il barile, per i risultati c’è tempo.

A meno che, come dice Mancini, “se dovessi arrivare alla partita di ritorno a San Siro in prima o seconda posizione nel girone, e con in palio c’è la qualificazione, qualche giocatore rientrerà prima. Comunque, molti di loro saranno utili per le qualificazioni alla fase finale dell’Europeo.

Dal mix fra questi giovani e i campioni d’Europa verrà fuori una bella squadra”. Anche perché, gli obiettivi non cambiano. “Nel calcio tutto può accadere – le parole del ‘Mancio’ – noi dobbiamo puntare sui giovani, dobbiamo provare a vincere l’Europeo e i Mondiali del 2026”. Resta il fatto che, contro “l’Inghilterra sarà dura, come tutte le partite in cui si gioca contro questi avversari”.

Per questo, confessa Mancini, “non ho ancora deciso chi giocherà, vedremo dopo l’allenamento di questa sera. Vale per Gnonto e gli altri, soprattutto per quelli che hanno giocato due partite di seguito. Se riuscissimo a non stravolgere la squadra sarebbe anche meglio, in alcuni ruoli non si può, perché fra tre giorni giochiamo. Rispetto alla partita dell’anno scorso, questa non è una finale. Inoltre, non giochiamo a Wembley e lo faremo a porte chiuse”.

Il futuro è oggi e “anticipare questo ciclo sarebbe stato impossibile – aggiunge il ct degli azzurri -, abbiamo vinto l’Europeo ed esattamente dopo un mese e mezzo siamo tornati in campo. Quella era la squadra con la quale avevamo iniziato le qualificazioni per i Mondiali: a parte Chiellini e Bonucci sono tutti ragazzi sotto i 30 anni e non con più di 32-33 anni”. Se fosse per Mancini, tutti i giocatori convocati “li farei esordire”.

Il ct, infine, manda un messaggio a Rino Gattuso, da ieri allenatore del Valencia, in Spagna: “Gli voglio rivolgere un in bocca al lupo, perché attorno a lui si stava creando una situazione ridicola. Riparte dal Valencia, sono convinto che farà grandi cose. Si, lo so, non è a tema con la Nazionale, né con la partita di domani sera, ma ci tenevo a dirlo”.

Sandro Tonali, nell’incontro con i giornalisti, ha ammesso di non volersi sentire “in questo momento un leader, perché è un momento delicato. Bisogna essere uniti, non solo per me, ma per i più giovani che vengono in azzurro le prime volte. Bisogna far sentire tutti dentro questo progetto, tutti devono sentirsi parte del gruppo”.