Indagata per favoreggiamento di abusi Mónica Oltra, leader della sinistra a Valencia

Monica Oltra durante una conferenza stampa
Mònica Oltra, la vicepresidenta della Generalitat di Valencia

MADRID — Presunto favoreggiamento di abusi commessi su una minorenne dall’ex marito. È questo il motivo che ha portato il Tribunale regionale di Valencia a dichiarare indagata Mónica Oltra, vicepresidente del governo regionale valenziano e leader emergente della sinistra spagnola. Una questione spinosa, che getta una forte pressione su una delle figure che maggior affinità ha mostrato con la vicepremier Yolanda Díaz, in rampa di lancio con il suo progetto ‘Sumar’. E da cui la diretta interessata prova a difendersi respingendo richieste di dimissioni.

Le indiscrezioni su un possibile coinvolgimento diretto di Oltra in questo caso si susseguivano da tempo. Secondo il giudice responsabile della causa, “esiste una serie di indizi che, nel loro insieme, fanno sospettare che possa essere esistita un’azione in accordo tra la signora Oltra e vari funzionari a suo carico, allo scopo o di proteggere il suo ex partner (…) o la propria carriera politica”.

“Ho sempre agito con totale trasparenza e lealtà parlamentare”, ha affermato oggi Oltra, leader della coalizione di sinistra Compromís, “non c’è una prova diretta contro di me”. In una lunga conferenza stampa, la numero 2 di Valencia ha sostenuto di non pensare a dimissioni e di esser pronta a rispondere al giudice sul caso.

Un aspetto su cui ha insistito è il fatto che, dal lato dell’accusa, siano coinvolte le formazioni di estrema destra España 2000 e Vox (il leader della prima, José Luis Roberto, è avvocato della vittima degli abusi). “Questa è una caccia alle streghe politica messa in atto dall’estrema destra”, ha detto Oltra.

La leader della sinistra territoriale di Valencia ha aggiunto di non aver parlato del tema con il presidente regionale Ximo Puig, esponente socialista. Ieri, Puig ha affermato di “rispettare la giustizia”, una posizione per la quale — riporta l’agenzia Efe — ha manifestato sostegno anche il ministro della  Presidenza, Félix Bolaños.

Redazione Madrid