Spagna, si contano i danni del peggior rogo del secolo in corso

Un pompiere nella Sierra de la Culebra (Zamora, Spagna), colpita da un grave incendio boschivo. Credito: Junta de Castilla y León

MADRID – Il clima più mite delle ultime ore sta dando una mano a spegnere i roghi. Ma le conseguenze di una settimana nefasta per la Spagna sul fronte degli incendi boschivi, in concomitanza con un’anomala ondata di calore, rimangono. La situazione è stata particolarmente critica nella zona della Sierra de la Culebra, in provincia di Zamora, dove sono stati interessati dalle fiamme oltre 30.000 ettari di terreno. Un dato che fa di questo fuoco il più esteso registrato nel secolo in corso nel Paese iberico, secondo l’agenzia di stampa Efe.

Ingenti danni, intanto, si sono registrati anche in altre comunità autonome spagnole, in particolare in Navarra e in Catalogna.

In mattinata, le squadre dell’Unità Militare per le Emergenze (UME) inviate alla Sierra de la Culebra hanno iniziato a ritirarsi. Segno che, dopo diverse giornate di dura lotta contro le fiamme, ora l’incendio è stato stabilizzato. Una delle questioni più urgenti, ha spiegato la regione della Castiglia e León in un comunicato, è quella di valutare le condizioni di infrastrutture idrauliche danneggiate dalle fiamme, sempre prestando attenzione per evitare “riproduzioni” di focolai pericolosi. C’è almeno una buona notizia: i residenti della zona evacuati nei giorni scorsi sono già potuti tornare a casa.

Intanto, le operazioni di estinzione continuano anche in altre zone. In Navarra (nord), gli sforzi si concentrano in particolare su roghi scoppiati nella Sierra del Perdón e nella zona di Gallipienzo, mentre si registra un nuovo rogo che ha obbligato chiudere un tratto dell’A-21.  In Catalogna, invece, sono stati fatti passi avanti con quello di Artesa de Segre (Lleida).

In mattinata c’è stato un allarme anche a Toledo, dove è stata interessato da un incendio uno dei monumenti simbolo della città, la fortezza chiamata Alcázar (ora sede di un museo e di una biblioteca). Il rogo, originatosi probabilmente per un problema elettrico, è stato “soffocato” prima che si registrassero danni personali o materiali, secondo il comune di Toledo.

Redazione Madrid 

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